Storie di re e di regine delle città del regno longobardo della pianura padana
- “Bevi, Rosmunda, dal teschio di tuo padre!” – Storie di re e di regine: le città del regno longobardo della pianura padana
GENNAIO 2013
Dal 568 al 774 l’Italia del Nord fu governata dai Longobardi, popolazione d’origine germanica entrata in Italia in cerca d’espansione dal Friuli. Alboino e Desiderio, Teodolinda ed Ermengarda sono i re e le regine che fecero grande e bello il loro regno; i resti di queste opere sono orgogliosamente conservati nelle città d’arte della pianura padana.
Il breve viaggio italiano alla scoperta degli importanti lasciti artistici e architettonici, parte da Brescia. Dal giugno del 2011, infatti, alla città è stato riconosciuto lo status di “patrimonio mondiale” dell’Unesco, proprio per il vasto complesso longobardo di santa Giulia e san Salvatore. Si tratta di un esteso insieme di strutture (più chiese, un monastero, antiche domus romane e un coro) che racchiude numerosi tesori: uno tra tutti, la croce di Desiderio, usata per funzioni religiose, ricoperta di gemme, cammei e pietre preziose. Una visita al complesso occuperà buona parte della giornata. Sempre lungo la via del Musei si potranno ammirare i resti ancora più antichi del Capitolium, un tempio romano, patrimonio Unesco, edificato al centro della città allora chiamata Brixia, che verrà riaperto al pubblico il 7 marzo prossimo. Concluderanno la giornata una sosta presso piazza della Loggia, raggiungibile a piedi in pochi minuti e una passeggiata lungo corso Zanardelli, per ammirarne le ricche vetrine. Da portare a casa, oltre ai ricordi, qualche bottiglia di ottimo Franciacorta.
Il nostro viaggio prosegue verso Monza, la città scelta come residenza estiva da Teodolinda. La regina, di fede cattolica, fece edificare un palazzo e, nel 595, una cappella che costituì il primo nucleo del Duomo. Proprio da qui può avere inizio la visita, in particolare dalla Cappella di Teodolinda, così denominata per un prezioso ciclo di affreschi sulla sua vita. In essa è custodita la Corona Ferrea, manufatto di alta oreficeria che conserva al suo interno, secondo la tradizione, uno dei chiodi della croce di Cristo. Proseguendo alla scoperta di Monza longobarda la visita conduce al Museo e Tesoro del Duomo. Qui si possono ammirare alcuni capolavori dell’oreficeria longobarda, l’arte guida del periodo: la Croce di Agilulfo, la Chioccia con pulcini e l’evangelario di Teodolinda. Passeggiando per le vie del centro storico, si potranno ammirare i principali luoghi simbolo dell’evoluzione della città, soffermarsi per qualche acquisto e concedersi una sosta per gustare il risotto alla monzese, preparato con la saporita luganega di Monza.
Pavia fu la capitale del regno longobardo, dal 625 al 774. Qui l’itinerario artistico parte dalla cripta di sant’Eusebio e prosegue nella sezione longobarda dei Musei Civici. La demolita chiesa di sant’Eusebio, di cui sopravvive la cripta, è riconosciuta come la cattedrale dei Longobardi. Nel museo si ammirano fibule e staffe, altre testimonianze dell’eccellenza orafa dell’epoca. In san Giovanni Domnarum si visiterà la cripta altomedievale, riccamente affrescata nel XII secolo. In forme non più longobarde ma già romaniche è la basilica di san Michele Maggiore, ricostruzione della cappella regia dove il re Desiderio si rifugiava a pregare durante l’assedio della città nel 774 d.C. Nel 1155 vi fu incoronato Federico Barbarossa.
A seconda dell’appetito si potrà quindi scegliere se ristorarsi con un veloce panino con salame d’oca o di Varzi oppure con una ricca zuppa pavese, fatta con brodo, pane e uova fresche. L’accompagnamento ideale per entrambi resta comunque un bicchiere di Barbera, Bonarda o Buttafuoco. Si proseguirà quindi per Via Santa Maria alle Pertiche, dove un tempo sorgeva la chiesa omonima. Sono visibili i resti del chiostro e del colonnato. Appena fuori porta, per esplorare anche i tranquilli dintorni, resta da vedere il battistero di san Giovanni ad Fontes, presso Lomello.
Da Pavia si può raggiungere Bobbio, in epoca longobarda collegata con la capitale del regno dalla Via degli Abati, il cui itinerario è oggi percorribile a piedi, a cavallo o in bicicletta . Qui l’irlandese Colombano, grazie alla donazione del re Agilulfo, fondò un monastero che con il suo scriptorium divenne un centro culturale di altissimo livello, anche se della sua fase altomedievale rimangono solo materiali scultorei. A Piacenza, sede di un ducato longobardo, nel Museo Archeologico sono esposti oggetti di corredo da sepolture della città e del territorio: ceramiche decorate a stampiglia, elementi di collana, armi in ferro e una preziosa cintura ageminata in argento e ottone. Sedersi a tavola nel Piacentino è un vero e proprio piacere per il palato. Eccellenti salumi (coppa, pancetta e salame), vini pregiati, primo fra tutti il Gutturnio, e piatti tipici, tra i quali i rustici pissarei e fasö e i delicatissimi tortelli con la coda, rappresenteranno una proposta irresistibile.
Conclude il viaggio una tappa a Parma. In città bisogna visitare la celebre piazza del Duomo che comprende anche il campanile e il Battistero, modello di congiunzione tra l’arte romanica e quella gotica. Parma, così come la vicina Piacenza, fu sede di un ducato longobardo. Tra le due città c’è un sito archeologico, Veleia, dal quale sono stati recuperati diversi cimeli, ora esposti al Museo Archeologico di Parma. Il Museo è ospitato nel palazzo della Pilotta: qui potrete ammirare un’opera squisitamente longobarda, la fibula a disco aurea.
Parma però è anche sinonimo di dolce vita e buona cucina, non solo di arte e cultura. In soli 10 minuti di passeggiata potrete raggiungere piazza Garibaldi per l’aperitivo a base di salumi tipici: culatello, prosciutto crudo, salame di felino e soprattutto scaglie di parmigiano reggiano. Per chi vuole concedersi qualcosa di più i numerosi ristoranti offrono tortelli con le erbette, anolini, bolliti, stracotto, punta di vitello ripiena. Dolce conclusione con torta di riso o con spongata.
Cosa succede in città: notizie in breve dalle Città d’Arte della Pianura Padana
CREMONA
“LES VIOLONS DU ROI” – CAPOLAVORI DELLA FAMIGLIA AMATI – AUDIZIONI AL MUSEO 2013
La rassegna “Audizioni al Museo” regala un’altra emozionante magia, permettendo di ascoltare, in quattro concerti, violini e viole costruiti in città quattro secoli fa dalla famiglia Amati.
domenica 20 gennaio 2013 ore 11
Sala San Domenico del Museo Civico di Cremona – via Ugolani Dati, 4
PAVIA
MOSTRA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA: “I COLORI DEL TEMPO”, 130 opere di 100 grandi maestri italiani e internazionali del XX e XXI secolo provenienti da importanti collezioni private e prestigiose gallerie d’arte
dal 9 dicembre 2012 al 3 febbraio 2013
Castello Visconteo , viale XI Febbraio, 35
www.colorideltempo.it
VERCELLI
GLI ANNI SESSANTA NELLE COLLEZIONI GUGGENHEIM. OLTRE L’INFORMALE, VERSO LA POP ART
50 capolavori dell’arte europea e americana degli anni Sessanta del Novecento, 13 di questi incredibili lavori saranno presentati qui per la prima volta al di fuori del museo veneziano.
dal 9 Febbraio al 12 maggio 2013
Chiesa di San Marco, piazza San Marco 1
http://www.guggenheimvercelli.it/
MONZA
COLORI E SAPORI DI MONZA E BRIANZA
dal 17 gennaio al 17 marzo 2013
Rassegna enogastronomica volta alla valorizzazione della cucina tipica locale. Tre diverse tipologie di menu da gustare in altrettanti momenti della giornata. Informazioni presso UFFICIO IAT DI MONZA – Associazione Pro Monza , Piazza Carducci – PORTICI Palazzo Comunale
Tel/Fax +39/039/323222
www.promonza.it
www.comune.monza.it
REGGIO EMILIA
WOMEN IN FLUXUS & OTHER EXPERIMENTAL TALES. EVENTI PARTITURE PERFORMANCES 1962-2012
La città ospita Fluxus, movimento artistico dei primi anni Sessanta, nell’anno del suo cinquantenario.
fino al 10 Febbraio 2012
Palazzo Magnani , corso Garibaldi, 29
http://www.palazzomagnani.it
PIACENZA
XII CONCORSO NAZIONALE PER GIOVANI VOCI LIRICHE “FLAVIANO LABÒ”
Concorso per soprano, mezzosoprano/ contralto, tenore, baritono, basso.
dal 28 gennaio al 1° febbraio 2013
Teatro Municipale, via Verdi 41
“VERDI NOSTRO CONTEMPORANEO” ENSEMBLE NUOVE MUSICHE, rivisitazione del repertorio cameristico del compositore di Busseto e altre liriche per voce e pianoforte.
27 gennaio 2013 ore 21
Sala dei Teatini, ex chiesa di S. Vincenzo, via Scalabrini 9
PARMA
“STORIE DELLA PRIMA PARMA” – ETRUSCHI, GALLI, ROMANI: LE ORIGINI DELLA CITTÀ ALLA LUCE DELLE NUOVE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE. Esposizione dei reperti archeologici provenienti da scavi recenti.
dal 12 gennaio 2013 al 02 giugno 2013
Museo Archeologico Nazionale, Palazzo della Pilotta, Piazza della Pilotta
http://www.archeobo.arti.beniculturali.it/
WWW.CIRCUITOCITTADARTE.IT
Il Circuito Città d’Arte della Pianura Padana è un’associazione fondata nel 1997 da città appartenenti a tre diverse regioni dell’Italia settentrionale, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte. Attualmente aderiscono al Circuito 12 città – Alessandria, Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Modena, Monza, Parma, Pavia, Piacenza, Reggio Emilia, Vercelli – tutte legate, oltre che dal territorio, da denominatori comuni: centri storici ‘a misura d’uomo’ che si affiancano a luoghi di grande interesse naturalistico, cucine prelibate con gustose varianti locali e una vita culturale vivace con eventi musicali, letterari, teatrali, artistici e cinematografici di valore internazionale:
Obiettivo del Circuito è incrementare il turismo nelle città aderenti all’associazione e fornire ai turisti un sistema di informazioni snello e veloce per conoscere le principali attrattive delle città e una serie di itinerari personalizzati.