Un omaggio al grande maestro dell’arte moderna con oltre 70 opere che arrivano da importanti musei internazionali e collezioni private. 

Se amate l’arte di Matisse, approfittate delle vacanze natalizie per non perdervi una mostra davvero interessante, che esplora tutte le stagioni creative dell’artista, alla Fondation Beyeler di Basilea. Fino al 26 gennaio 2025, il centro presenta una retrospettiva «Matisse – eine Einladung zur Reise» («Matisse – Invito al viaggio») con oltre 70 opere principali, che ne mettono in risalto il suo pionieristico percorso creativo. 

 

Matisse e il viaggio 

L’Invitation au voyage che ricorre nel titolo fa riferimento al titolo di una poesia del 1857 di Baudelaire, fonte letteraria della sua ispirazione. Ma non solo. Matisse fu anche grande viaggiatore. Nato in provincia, a 18 anni si trasferì a Parigi e una volta scoperta la sua vera vocazione cominciò a viaggiare. Prima nel sud della Francia e poi in Algeria, Italia, Russia, Marocco, Stati Uniti, Tahiti, Monaco, Berlino, Oslo, Copenaghen e Stoccolma. Viaggi da cui Matisse ogni volta ritornava con una scorta di impressioni che in seguito rielaborava in studio in una sintesi del tutto personale. 

Con la scelta di svincolare il colore dal soggetto e di semplificare le forme, Henri Matisse gettò infatti le basi di una nuova era nell’ambito della pittura, introducendo nell’arte una leggerezza fino a quel momento sconosciuta esercitando una grande influenza su numerose generazioni di artisti dopo di lui.

Colori e sperimentazione

A cura di Raphaël Bouvier, la mostra parte dagli esordi dell’artista tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, per poi procedere con i dipinti chiave del fauvismo degli anni Dieci e arrivare alle sensuali composizioni del periodo di Nizza e degli anni 1930. Sono infine i leggendari papiers découpés a caratterizzare la fase della maturità, tra gli anni Quaranta e Cinquanta. 

Tra le opere esposte spiccano quadri iconici come La tavola imbandita del 1897 e La finestra aperta, Collioure del 1905. Molto particolare è la sala dedicata alle “figure dipinte con le forbici”: i bellissimi lavori ritagliati e incollati su carta realizzati nel secondo dopoguerra

Al termine del percorso, una sala multimediale accompagna il visitatore in un “viaggio” attraverso le fotografie d’epoca animate e immagini murali, mentre foto e filmati offrono scorci sugli atelier del maestro e sul processo di creazione delle sue opere.

A corollario della mostra anche un catalogo che include gli scritti di undici tra i maggiori esperti internazionali del lavoro dell’artista francese. 

 

Destinazione Basilea

Il pacchetto «Matisse» proposto da This is Basel, referente per informazioni e consigli sulla città, comprende l’ingresso alla Fondation Beyeler, il pernottamento e la BaselCard. Quest’ultima dà diritto all’utilizzo gratuito dei trasporti pubblici e garantisce riduzioni su numerose iniziative culturali e per il tempo libero.

Stefania Lupi 

CONDIVIDI: