Freddo, ma il fascino delle coste è mozzafiato: l’ideale per chi ama i viaggi avventurosi 1500 km di coste lungo l’Oceano Atlantico: la Namibia, paese dell’Africa sudoccidentale, può vantare tante località balneari meravigliose.
Nonostante sia una meta turistica ricercata soprattutto per i safari (nel sito ufficiale di StoGrantour, organizzatore di viaggi avventurosi, è possibile approfondire questa tipologia di turismo in Namibia), questo Paese è diventato molto famoso anche per alcuni luoghi di mare, più per un discorso naturalistico che balneare.
Sono infatti le ricchezze naturalistiche a fare della Namibia un paese turistico: al deserto del Namib e alle riserve naturali in cui vive la tipica fauna africana, ghepardi soprattutto, si aggiungono le bellezze della costa.
Le principali località balneari della Namibia: quali sono
Cominciamo il nostro tour delle coste della Namibia con Swakopmund, situata lungo la costa centrale della Namibia. Le grandi spiagge sabbiose sono indicate per chi vuole rilassarsi sotto il sole, ma anche come punto di partenza per escursioni nel già citato deserto del Namib e fare attività come il sandboarding (una sorta di snowboard sulla sabbia) oppure divertirsi con il quad. Si tratta di una località ben attrezzata e preparata all’accoglienza dei turisti.
Walvis Bay è caratterizzata da dune di sabbia e acque cristalline, una Mecca per gli amanti degli sport acquatici, dal kitesurfing alla vela. Gli amanti degli animali possono visitare Walvis Bays per osservare alcuni tra le creature marine più affascinanti, tra cui delfini, leoni marini e una varietà incredibile di uccelli. L’ideale? Fare una piccola crociera lungo la costa.
Chi vuole invece visitare una città tipica della Namibia può fare tappa a Lüderitz e passeggiare tra le sue vie pittoresche. Dalla spiaggia si può ammirare la maestosità dell’oceano, ma meglio evitare tuffi: le acque sono infatti molto fredde a causa delle correnti oceaniche. Da non perdere una delle dune di sabbia più imponenti al mondo: Dune 7.
Infine, l’ostica e selvaggia Skeleton Coast, costa tanto affascinante quanto difficile da raggiungere, caratterizzata da panorami da perdere il fiato. Non è un caso se i Boscimani chiamavano questa costa “la terra che Dio ha creato con rabbia” e se i portoghesi, approdando sulla costa, l’abbiano battezzata “le sabbie dell’Inferno”. Questa costa deve il nome proprio al fatto che sia un cimitero per le balene (e altri mammiferi) e per i relitti delle navi arenate.
Le spiagge, e la vista, sono spettacolari, ma il mare è tutt’altro che calmo: le forti correnti e le basse temperature sconsigliano il nuoto. La differenza di temperatura tra il clima arido e la corrente del Benguela, di notte, rendono la Skeleton Coast una località nebbiosa, una sorta di Silent Hill africana. Un bel giro in Jeep o un volo panoramico consentono di ammirare tutta la bellezza di questa costa.
La Skeleton Coast ospita lo Skeleton Coast National Park, un’area protetta di 500 km di lunghezza e 40 km di larghezza che accoglie tante specie animali: elefanti, rinoceronti neri, ghepardi e leoni, iene (maculate e brune), zebre, orici e giraffe. Sono presenti poi circa 250 specie di uccelli e molte specie acquatiche.
Cosa fare nelle località balneari della Namibia?
Come già accennato, la temperature delle acque della Namibia sono tutt’altro che temperate: più che bagni ristoratori, i turisti possono praticare tanti sport acquatici come il windsurf oppure esplorare il territorio (accompagnati da una guida esperta). È possibile poi praticare sport “di nicchia”, ma emozionanti, come il parasailing e il già citato sanboarding.
In conclusione
La Namibia attrae molti turisti soprattutto per la possibilità di fare safari avventurosi; anche le coste e le spiagge, fascinose e selvagge, meritano una visita. Spesso i tour operator offrono pacchetti che combinano la visita alle località balneari con i safari: la Namibia è tra i paesi più visitati da chi vuole scoprire l’Africa nella sua essenza.
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