Da un anno ormai l’attenzione del mondo intero è focalizzata sulla minaccia più immediata, quella del Covid 19, ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo di fronte a noi una minaccia ancora più grave, anche se tanti si ostinano a nascondere la testa sotto la sabbia per far finta di non vederla: il riscaldamento globale e il conseguente collasso ambientale.
È quanto mai necessario tornare a dedicare la nostra attenzione anche a questo tema, come avevamo cominciato a fare prima della pandemia grazie anche ai continui warning di Greta Thunberg.
Fortunatamente alcuni recenti eventi sembrano andare nella giusta direzione, come il rientro della nuova amministrazione USA negli accordi di Parigi o l’istituzione da noi del ministero per la transizione ecologica.
Un esempio di attenzione alla biodiversità e al turismo sostenibile ci viene dalle Seychelles, arcipelago di 115 isole nel cuore dell’Oceano Indiano, ricco di riserve naturali, siti Unesco, giardini botanici, flora e fauna rare e protette, piantagioni di coralli, delfini, tartarughe marine e squali balena.
I punti forti delle Seychelles
Le Seychelles sono conosciute come paradiso ecosostenibile, la vacanza imperdibile per gli appassionati di natura.
Sono uno dei 25 Biodiversity Hotspots di tutto il mondo: il 43% del loro territorio è Riserva Naturale o Parco Nazionale, grazie ad una flora e fauna uniche (circa 1000 specie endemiche), una grande varietà di ambienti naturali e foreste incontaminate, 2 siti UNESCO e una vasta scelta di attività ecoturistiche (bird watching, immersioni e snorkeling, trekking, cicloturismo).
Le Seychelles sono uno degli esempi di maggior successo nella conservazione di un ecosistema fragile e unico e della propria cultura, grazie ad una Strategia di Sviluppo Sostenibile: una politica di sviluppo ecosostenibile che preserva la Biodiversità, unitamente ad un turismo controllato per evitare impatti negativi sull’ecosistema, evitando il sovraffollamento e vietando la costruzione di nuovi hotel oltre a quelli approvati.
Le Seychelles sono state il primo Paese al mondo a includere nella propria Costituzione il principio della conservazione ambientale.
Le comunità locali dipendono dalla persistenza di un ecosistema marino sano e prospero e lo sviluppo sostenibile del turismo può contribuire a migliorare la salute dell’ecosistema.
Un primato di ecosostenibilità
Per questo è stato stilato un Codice per un Turismo Ecosostenibile delle Seychelles, che raccomanda ai turisti di: ridurre l’emissione di anidride carbonica utilizzando bus locali e biciclette per i tour; supportare sistemazioni ecofriendly; proteggere l’ecosistema marino evitando di toccare e prendere coralli e conchiglie e di comprare manufatti che utilizzano questi materiali o gusci di tartaruga; stessa cosa per rocce, flora, semi; acquistare prodotti locali e mangiare in ristoranti creoli; rispettare la cultura locale; non sprecare acqua.
Questa è una garanzia non solo per l’ambiente e le popolazioni locali, ma anche per gli appassionati di natura ed ecologia, che desiderano vivere un’esperienza autentica.
Il programma di certificazione della gestione sostenibile del turismo “Seychelles Sustainable Tourism Label” (SSTL) è stato studiato con lo scopo d’ispirare un modo più efficiente e sostenibile di gestire l’impresa turistica preservando il valore del proprio territorio.
Le strutture che aderiscono agli standard di turismo sostenibile incoraggiano queste pratiche di sostenibilità nelle proprie attività: rispettare ambiente e risorse naturali, ridurre gli sprechi e supportare le comunità locali. Gli hotel certificati sono 21, distribuiti fra le isole Mahé, Praslin e Silhouette.
Queste isole offrono infatti agli appassionati di natura, ecosostenibilità, a livello di attività ed esperienze. C’è una straordinaria varietà di flora e fauna nei numerosi Parchi Nazionali e riserve naturali, nei Parchi nazionali marini, nei Giardini Botanici e siti Unesco.
Esperienze uniche: ecoturismo di lusso
North Island, a pochi km da Silhouette, 35 km a nord di Mahé, è un’esclusiva isola resort privata dove poter praticare eco-turismo di lusso. In un ambiente incontaminato è avviato il progetto di conservazione ‘L’arca di Noé’, per la reintroduzione di specie endemiche in pericolo.
Frégate Island, a 55 km da Mahé, è l’isola granitica più lontana delle ‘isole vicine’. Da covo di pirati durante il XVII secolo a dimora di specie endemiche rare, 2.200 tartarughe giganti in libertà e 100 specie di uccelli. Ospita un esclusivo eco lodge a 5 stelle, un museo marittimo e vari progetti di conservazione.
Denis Island, a 85 km nord di Mahé, con 50 ettari di foresta, tartarughe giganti, varie colonie di uccelli di mare e di terra, offre programmi di conservazione con un team di biologi dedicato.
I 5 Parchi nazionali marini tutelano 150 specie di pesci (Ste. Anne, Port Launay&Baie Ternay, Ile Cocos, Curieuse & Saint Pierre). Ad esempio il Parco Nazionale Marino St. Anne, a 4 km dalla costa orientale di Mahé, presenta una delle più vaste aree coralline, popolata dalle tartarughe marine e dai delfini, ideale per ammirare la vita marina sia con snorkeling che con imbarcazioni semisommergibili.
Il parco include le isole Sainte Anne, Cerf, Moyenne e Round. Su Sainte Anne si può ammirare un sito di deposizione uova di tartarughe Hawksbill, su Moyenne si trovano 100 tartarughe giganti di Aldabra.
Nella Riserva Naturale di Curieuse Island si trova un allevamento di tartarughe giganti che vagano libere e luogo di nidificazione per le tartarughe marine.
Snorkeling e immersioni alle Seychelles
Fra i tanti siti dove è praticabile lo snorkeling e immersioni, vantano un primato di luoghi da sogno il Coco Island Marine National Park, e Aride Nature Reserve, isolotti popolati da tartarughe marine.
Inoltre, grazie ad un innovativo processo di piantagione, “Reef Rescuers”, Nature Seychelles ha “allevato” 50mila frammenti di corallo in una nursery subacquea.
Le Seychelles sono diventate il Paese guida nei progetti di allevamento del corallo, minacciato dall’aumento della temperatura del mare. In otto anni ha già dato vita al ripristino di 6.000 mq di nuovo corallo nell’area protetta della Cousin Island Special Reserve, ed è il più grande piano di recupero della barriera corallina che utilizza la tecnica del coral gardening.
Le nursery subacque sono realizzate in acque aperte, anche alcuni hotel delle Seychelles partecipano al progetto con il ripristino della barriera corallina nelle acque limitrofe alle proprie strutture.
Grazie al progetto innovativo “Conservazione in cambio del debito”, ideato da The Nature Conservancy e ai 21 milioni di dollari raccolti, le Seychelles hanno potuto pagare parte del debito sovrano finanziando progetti di protezione dell’ambiente marino e di adattamento ai cambiamenti climatici.
Hanno inoltre definito due nuove Aree Marine Protette, su 210mila chilometri quadrati, per tutelare la biodiversità nell’oceano.
Attenzione alle attività produttive
La Strategia di Sviluppo Sostenibile delle Seychelles mira a migliorare economia e turismo preservando l’ecosistema, curando la sostenibilità ambientale delle attività produttive.
A questo fine le parole d’ordine sono: decarbonizzazione, turismo controllato e pesca controllata. Attraverso la Fédération des Pêcheurs Artisans de l’Océan Indien (FPAOI), i modelli di pesca sostenibile sperimentati alle Seychelles verranno estesi a livello regionale nell’Oceano Indiano, dove operano circa 130mila pescatori artigianali.
Cousin Island, è diventata la prima riserva naturale al mondo “carbon free” e grazie ai progetti di conservazione naturale sono tornati sull’isola importanti specie di uccelli sull’orlo dell’estinzione e si è ricreato l’habitat per molte altre specie endemiche.
Infine, per preservare ambiente e fauna, si è vietato l’uso si tutta la plastica e si utilizzano le alghe come fertilizzante per l’agricoltura.
Seychelles Tourism Board in Italia – www.seychelles.travel
Ugo Dell’Arciprete