Il Terminillo, cima principale del gruppo appenninico dei Monti Reatini, è stato per decenni la più frequentata stazione sciistica del Lazio, tanto da essere conosciuta per antonomasia come la “montagna di Roma”, ma da qualche tempo si sta valorizzando sempre più anche come destinazione di vacanze estive.

La “prima vita” del Terminillo nasce negli anni ’30, quando il governo fascista vi realizza un imponente progetto di valorizzazione turistica, che porta la montagna a dotarsi di moderne infrastrutture di accesso e di ricettività, così da diventare in breve un punto di riferimento per l’intera Italia centrale e in particolare per l’alta borghesia romana.

Nel dopoguerra lo sviluppo del Terminillo è proseguito, con la realizzazione di ulteriori infrastrutture e impianti di risalita per far fronte all’aumentata richiesta: infatti il boom economico di quegli anni permetteva ad ampie fasce della popolazione di concedersi le vacanze sul Terminillo, che prima erano un lusso per pochi.

Il progresso economico è stato però in seguito, dagli anni ottanta in poi, una causa di declino del Terminillo come stazione sciistica. Infatti la costruzione dell’autostrada A24 nel 1970 ha prodotto una forte concorrenza da parte delle stazioni sciistiche abruzzesi che, pur essendo più distanti da Roma, divennero più facili da raggiungere rispetto alla meta reatina, servita dalla sola statale Salaria. Inoltre alla crisi contribuirono anche l’irrazionale gestione degli impianti esistenti e soprattutto la diminuzione delle precipitazioni nevose.

Ecco allora che comincia la “seconda vita” del Terminillo, con il diffondersi dell’abitudine di vacanze estive godute in più riprese, magari per un solo weekend o addirittura con gite in giornata, e con la riscoperta dell’importanza della vita all’aria aperta, in luoghi non affollati e salutari, qualità che la montagna offre in abbondanza e ancora più apprezzabili in questi tempi di distanziamento sociale obbligato.

Per dare massima pubblicità a questo utilizzo alternativo del monte Terminillo la Camera di Commercio di Rieti e la sua Azienda Speciale Centro Italia Rieti hanno organizzato il 21 giugno, attraverso il progetto PromoRieti cofinanziato da Unioncamere Lazio, un educational tour per giornalisti provenienti principalmente dalla Capitale, dall’Umbria e da Rieti stessa.

 

Dopo il ritrovo a Pian de’ Valli (quota 1625 metri), gli escursionisti, accompagnati da guide esperte, si sono spostati verso Campoforogna per iniziare il cammino. Seguiti per tutto il trekking dalla maestosa cima del Terminillo (2216 m.), i visitatori hanno potuto ammirare il  Monte Elefante (2105 m.), con la sua forma caratteristica (da cui il nome), camminando prima per una sterrata fino alla Sella del Terminilluccio, per poi raggiungere attraverso tornanti panoramici i 2108 metri del Rifugio Rinaldi. Dalla terrazza panoramica del Rifugio, si è spalancata una vista mozzafiato su tutte le più importanti vette del Centro-Italia che ha accompagnato i visitatori nella degustazione del pranzo al sacco a base di prodotti tipici.

Una meta adatta a tutti, sportivi e non, e alle famiglie con bambini. Un territorio ospitale, dove poter degustare prodotti genuini di alta qualità e praticare innumerevoli attività all’aria aperta dal trekking, alle escursioni, all’arrampicata, all’equitazione, alla mountain bike, nonché lo sci e diversi altri sport nel periodo invernale.

Un’occasione importante, quindi, per promuovere al di fuori dei confini locali una delle eccellenze del territorio reatino, il Monte Terminillo, immerso in un contesto naturalistico unico e particolarmente adatto ad essere esplorato in sicurezza in questo periodo di auspicata ripresa del settore turistico, offrendo una panoramica anche sui servizi e le strutture ricettive presenti. I numerosi sentieri di trekking, ben segnalati dai classici segnavia biancorossi curati dal CAI Rieti, possono essere percorsi con guide autorizzate o anche da soli, grazie magari alla pratica cartina del CAI reperibile nelle migliori librerie.

 

Ugo Dell’Arciprete

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