Tutte le persone abituate a viaggiare in aereo hanno vissuto almeno una volta il disagio di un volo in ritardo.
I più sanno dunque quanto uno slittamento di anche solo un’ora sulla tabella di marcia del proprio viaggio possa provocare dei disagi e dei ritardi su altri aspetti del viaggio, dagli spostamenti interni al paese di destinazione alle prenotazioni, per non parlare, nei casi peggiori, di spostamenti e cancellazioni di importanti impegni di lavoro.
Questo fattore non è da trascurare se si considera la costante crescita nonché evoluzione del segmento business + leisure travel.
Nonostante il numero crescente di viaggiatori di tuti i tipi, i dati raccolti dalla multinazionale per la difesa dei passeggeri aerei AirHelp, dimostrano che 8 milioni di viaggiatori non sanno di avere dei diritti (rimborsi, indennizzi, diritto ad avere spese coperte dalle compagnie) in caso di volo in ritardo, volo cancellato, smarrimento bagaglio, overbooking.
Aiutiamo i frequent flyer ad accrescere consapevolezza, elencando 5 cose che bisogna sapere sui voli in ritardo.
Hai quasi sempre diritto ad un rimborso e spesso ad un risarcimento
Partiamo subito con il dato più importate e di indubbio interesse per i nostri lettori e lettrici:
Come specifica anche l’approfondimento di AirHelp sul volo in ritardo, se il tuo volo accumula oltre due ore di ritardo, puoi iniziare a calcolare il tuo indennizzo e rimborso, perché ne hai quasi sempre diritto.
Tale indennizzo è pari a 250,00 euro per tutte le tratte inferiori o pari a 1500 chilometri, 400,00 euro per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1500 chilometri e per tutte le tratte comprese tra 1500 e 3500 chilometri e arriva a un massimale di 600,00 euro per le tratte aeree che superano i 3500 km.
Il ritardo del volo non si calcola dall’ora di imbarco
Il ritardo, si badi bene, non va calcolato in base all’orario di imbarco ma all’orario in cui le porte si riaprono per farti scendere a destinazione.
Se il tuo aereo ritarda l’imbarco di un’ora e una volta a bordo accumula altri 25-30 minuti prima di decollare (è accaduto spesso anche ai tuoi voli, vero?) e, una volta atterrati, fa scendere i passeggeri dall’areo con altri 30 minuti di ritardo, il volo non ha un’ora di ritardo ma almeno due.
Il 95% dei ritardi dipende della compagnia aerea
I problemi che portano ad un ritardo o alla cancellazione di un volo dipendono per oltre il 90% dei casi da circostanze operative.
Meno del 5% dei casi di ritardo o cancellazione dipendono da così dette circostanze eccezionali, cioè allerte meteo particolarmente pericolose, rischio terrorismo o crisi politica (es. colpi di stato) e da allerte sanitarie.
Non è un dato da poco, dal momento che nel primo caso, cioè circostanze operative o sciopero del personale, la compagnia è direttamente responsabile dunque tenuta ad un rimborso/risarcimento mentre nel secondo caso la compagnia non è responsabile e il passeggero non ha diritto ad alcun risarcimento.
Un volo in ritardo ti dà diritto a pasti gratuiti in aeroporto
Per ritardi inferiori alle due ore, non si ha quasi mai diritto ad un risarcimento o ad un rimborso (ma si faccia sempre attenzione a calcolare il ritardo come da punto 2).
La sola cosa che si può fare è pazientare in aeroporto.
Tuttavia è bene sapere che, per ogni tipo di ritardo, la compagnia è tenuta a rimborsare pasti e bevande ai passeggeri in aeroporto.
Tutti i tuoi diritti sono regolati da una normativa europea e uno internazionale
Questi diritti e tutte le relative declinazioni non sono nati da sentenze o regolamenti arbitrari delle compagnie bensì sono sancite dal Regolamento CE 261 creato appositamente per tutelare i viaggiatori aerei dell’UE. Su base internazionale, invece, il viaggiatore afferisce alla Convenzione di Montreal che, va detto, è molto meno dettagliata e “garantista” nei confronti del passeggero.