Finalmente ! Dopo venti anni di chiusura è stato riaperto il Teatro Antico Romano di Ercolano restituito ai visitatori con una serie di aperture che, anche se si chiamano sperimentali,  mirano a costruire un processo di condivisione e partecipazione da parte del pubblico nei confronti della conoscenza e della conservazione di questo straordinario monumento, in vista di un organico e complesso percorso di restauro che è in procinto di iniziare. Trecento mila euro sono stati spesi, a carico del bilancio del Parco Archeologico, solo per la messa in sicurezza.

Riapre dopo venti anni il Teatro Antico Romano di Ercolano

Francesco Sirano, Teresa Armato e Ciro Buonajuto

 

Sepolto da lapilli e ceneri dall’eruzione del 79 d.C., fu il primo monumento ad essere scoperto nei siti vesuviani colpiti dal cataclisma. Fin dalla sua scoperta, ad opera dei Borbone, suscitò grande interesse, nel corso del Settecento e dell’Ottocento, da parte dei colti viaggiatori che giungevano a Napoli da ogni parte d’Europa e diventò una tappa del Gran Tour. Nel periodo dell’ultima guerra è stato un rifugio antiaereo.
Il monumento è ancora oggi accessibile attraverso le scale realizzate in età borbonica, scendendo a più di 20 metri sotto il livello della strada.
Il percorso è concepito come una vera e propria esplorazione: i visitatori- in piccoli gruppi di dieci –  potranno avventurarsi in un luogo unico e suggestivo, in cui sono presenti, oltre ai resti dell’antico edificio, reperti, graffiti lasciati nei secoli dai visitatori, che alla luce delle fiaccole attraversarono nel XVIII e XIX secolo le gallerie e i pozzi creati per penetrare nelle viscere dell’antica Ercolano, e si potranno vedere persino piccole stalattiti. Si potrà ammirare anche una curiosità: l’impronta della testa-ritratto del proconsole romano Marco Nonio Balbo, onorato benefattore della città di Ercolano, che si staccò dal resto del torso per la violenza dell’eruzione. L’impronta è rimasta impressa nello strato di ceneri, lapilli e fango, che, solidificandosi, ha prodotto uno strato di tufo vulcanico.

Riapre dopo venti anni il Teatro Antico Romano di Ercolano

impronta testa proconsole Marco Nonio Balbo

 

Un tesoro archeologico che esula dal fatto archeologico in se  e che vuole  essere il volano di tutta questa aerea” ha dichiarato Francesco Sirano, Direttore Generale del Parco Archeologico di Ercolano  “ noi dobbiamo essere una forza che catalizzi  tutto il territorio per trovare elementi di sviluppo. Il teatro come tutti i monumenti è un monumento che si racconta da se,  sempre se si riesca a leggere la sua storia. E’ diventata una grotta dove in trecento anni sono nate anche piccole stalattiti,   noi proporremo pertanto un’esplorazione e i visitatori saranno dotati di casco con luce, pile ed impermeabili, accompagnati da guide e custodi. Da oggi parte il progetto di restauro del teatro e abbiamo cominciato ad individuare gli intonaci sovrapposti,  poi passeremo alla parte romana. Per la riapertura abbiamo lavorato con il comune di Ercolano ora porteremo avanti il programma estivo che inizierà il 6 luglio in cui proporremo un altro modo di conoscere i siti archeologici” ha concluso Sirano.

Riapre dopo venti anni il Teatro Antico Romano di Ercolano

giovani stalattiti di 300 anni

 

Secondo Teresa Armato, Vicepresidente della Scabec Spa, il braccio operativo della Regione Campania: “Noi siamo certi che con la cultura si mangi, ogni forma di collaborazione  è meritoria, aprire il teatro dopo 20 anni resterà nella storia di Ercolano, le cose si fanno insieme ed è stata una  felice collaborazione  tra la Regione,  il Comune e  il Parco Archeologico,  una collaborazione  che inizia non oggi ma da un anno.  A breve prenderà il via “Campania By Night” che coincide con l’estate, in  alcuni comuni e siti  archeologici  si avrà la possibilità di  fruire della visita alle zone archeologiche  anche negli orari notturni. Quando si investe in cultura si fa il bene di una comunità  mettendo  in piedi  un meccanismo virtuoso.  Ercolano cresce dal punto di vista  turistico ed è  considerato  la porta di accesso al Vesuvio”. Gli ha fatto eco il Sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto:” Il teatro non e solo splendido ma rappresenta uno strumento eccezionale in quanto noi intorno al turismo e alla cultura riusciamo a creare un indotto sociale e culturale, ad Ercolano si percepisce anche passeggiano per strada che vi è un disagio sociale, da  noi fino a qualche anno fa  vi era la malavita organizzata che è stata debellata dalle Forze dell’Ordine, il compito della politica è quello di riempire quel vuoto con la cultura e il turismo, intorno a questo strumento eccezionale che è il teatro si riuscirà a sconfiggere il disagio e costruire un futuro migliore. Ercolano  ha raggiunto i 1000 posti letto che sono sempre pieni, bisogna avere la capacità di organizzare un turismo accogliente.  Aprire questo luogo dopo 20 anni vuol dire non solo avere coraggio ma anche  credere nel futuro di questa città”.

Il costo dei biglietti, acquistabili  in prevendita sul sito Ticketone  e presso lo sportello della biglietteria degli Scavi di Ercolano tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00 (fino alle 12.00 nel giorno della visita),  è di 15 euro (intero) e di 10 euro (ridotto per ragazzi con età compresa tra i 18 e i 30 anni e i possessori delle card di Campania>Artecard).

A breve “Campania By Night” per la visita alle zone archeologiche  anche negli orari notturni

Harry di Prisco

CONDIVIDI: