Programmare un week end per allontanarsi dalla frenesia della città, andando alla scoperta di destinazioni nuove, poco conosciute al turismo di massa, ma in grado di offrire sia cultura che gastronomia d’eccellenza?

Alla scoperta di Asti, scrigno di cultura ed enogastronomia

Palazzo Alfieri

A poco più di un’ora d’auto da Milano, una meta poco conosciuta è Asti, che  risponde alla grande a queste aspettative: è una città dalle origini molto antiche (fu fondata dai Romani), molto ordinata e pulita e, soprattutto tranquilla, dove passeggiando nel centro, si possono ammirare palazzi di grande eleganza, primo tra tutti il luogo dove nacque il grande tragediografo Vittorio Alfieri, Palazzo Alfieri, che conserva al suo interno ricordi personali del grande letterato e la sua camera natale. L’edificio di stile barocco ha subito un rifacimento nel ‘700 da parte dell’ architetto Benedetto Alfieri (cugino di Vittorio) , che gli ha dato l’ elegante aspetto che oggi si può ammirare, ed è sede della Fondazione Centro Studi Alfieriani e del Museo Alfieriano. Il palazzo venne chiuso nel 1996 per poter effettuare necessari lavori di restauro ed è stato riaperto ai visitatori solo nel 2016. Nel vasto giardino fa bella mostra di sé un maestoso platano, piantato nel 1849, in memoria della nascita del drammaturgo/poeta.

Alla scoperta di Asti, scrigno di cultura ed enogastronomia

duomo asti

Poco distante dal palazzo si trova il Duomo, bellissima cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta e a San Gottardo, una delle più grandi chiese del Piemonte. Le sue origini si fanno risalire al V-VI secolo e oggi si presenta con uno stile gotico lombardo, pur essendo stato rimaneggiato nei secoli; conserva al suo interno pregevoli opere pittoriche e scultoree.

Ma, una volta ad Asti, dove alloggiare? Varie sono le proposte, ma una sistemazione davvero accogliente la si può trovare in un piccolo hotel, molto suggestivo sia per ubicazione che per tipologia di costruzione, l’Hotel Castello Cambiocavallo, che si trova proprio ai piedi dell’antico castello. Pur essendo in centro è un angolo della città tranquillo e riservato, che può essere un’ottima scelta anche per piccole riunioni e convegni, grazie alla possibilità di usufruire di una sala riunioni da 40 posti.
L’hotel dispone di undici camere, spaziose, luminose e arredate con eleganza, dotate di ogni comfort e con un gradevole affaccio sul giardino ricco di piante e fiori, dove nella bella stagione è piacevole gustare un ottimo aperitivo o intrattenersi con gli amici.

Alla scoperta di Asti, scrigno di cultura ed enogastronomia

chef pier mario monzeglio


Imperdibile una sosta al ristorante dell’hotel, dove lo chef Pier Mario Monzeglio,
basandosi sulla sua esperienza venticinquennale in vari ristoranti e servendosi degli eccellenti prodotti locali a km 0, propone la sua cucina piemontese tradizionale, rivisitandola in chiave contemporanea. Vitello tonnato, carne fassona battuta al coltello, il classico bollito misto piemontese servito con varie salse preparate al momento, bagna cauda in stagione, pasta fatta in casa, come i tajarin all’uovo, risotti con il profumato tartufo della zona, ma anche pesce freschissimo e piatti vegetariani sono solo alcune delle specialità del ristorante. Inoltre, anche se non siete particolarmente golosi, vale davvero la pena assaggiare gli squisiti dessert, nei quali uno degli ingredienti principali è il cioccolato di Sao Tomè e Principe, uno dei migliori al mondo. Una scelta che deriva sia dalla bontà del prodotto che dal fatto che la proprietaria dell’hotel, la Sig.ra Silvia Grosso, console onorario in Italia delle isole africane, apprezza particolarmente questo cioccolato dalle eccellenti proprietà gustative e aromatiche. La carta dei vini è ricca di più di 70 etichette importanti, scelte tra le migliori annate dei vini della zona, come Barbera, Roero, Dolcetto, Nebbiolo, Ruchè, Arneis, oltre che di una raffinata selezione di spumanti, champagne e liquori.

Alla scoperta di Asti, scrigno di cultura ed enogastronomia

giardino hotel Castello Cambiocavallo

Pranzare o cenare negli ambienti arredati con eleganza in un raffinato stile minimal chic è un’esperienza indimenticabile, tra gustosi sapori e atmosfere rilassanti.
Per ulteriori approfondimenti visitare il sito: www.hotelcastelloasti.com

Si dice che non si conosce bene un luogo se non si visitano i suoi mercati, dove l’anima del popolo si esprime al meglio e Asti non è da meno! In città, infatti, ci sono molti mercati, dove si possono trovare i prodotti del territorio: il mercato cosiddetto “grande” si tiene il mercoledì e il sabato in Piazza Alfieri e Piazza Campo del Palio (generi alimentari, soprattutto ottimi formaggi, solo mattino), mentre un altro, anch’esso di generi alimentari, si tiene tutti i giorni, solo al mattino, in Piazza Catena; da non perdere l’affollato mercato coperto di Piazza Libertà, aperto da lunedì a sabato (chiuso giovedì e domenica pomeriggio).
In città una manifestazione gastronomica importante, occasione per gustare uno dei piatti più tipici del Piemonte, è il Bagna Cauda Day, una tre giorni che si terrà nel 2018:
Venerdì 22 novembre dalle ore 20,30 alle 24

Sabato 23 novembre dalle ore 20,30 alle 24
Domenica 24 novembre dalle ore 13 alle 16,30
l prezzo per il posto a tavola è di euro 25, acquistando direttamente presso i ristoranti oppure euro 27 comprensivi di diritto di prevendita online. I bambini fino a dieci anni pagano euro 10.

Per conoscere i ristoranti aderenti visitare il sito: www.astiturismo.it

Durante il Festival delle Sagre, che vede la partecipazione di migliaia di persone, si può conoscere la gastronomia piemontese tradizionale e fare un viaggio attraverso tutte le sagre della zona, pur rimanendo in città e respirando l’atmosfera dell’antico mondo contadino dell’800 e 900.
Da vedere la sfilata storica nelle vie cittadine animata da 3000 figuranti in costumi d’epoca, che sfilano a piedi, su carri trainati dai buoi o su trattori. Quest’anno il festival, che si terrà 8 e 9 settembre, festeggia la sua 45° edizione.

Ma regina di tutte le kermesse è il famoso Palio di Asti che si tiene ogni prima domenica di settembre (quest’anno sarà il 2 settembre 2018), durante il quale i fantini cavalcano a pelo in una sfrenata corsa nel centro della città. Nato nel XIII secolo, è il Palio più antico d’Italia, caratterizzato anche da uno splendido corteo storico che percorre le vie del centro storico con più di 1200 figuranti di tutti i rioni e comuni partecipanti, che rappresentano momenti della storia medioevale di Asti. Fin dai giorni precedenti la città si riempie dei colori, grazie al palio degli sbandieratori, le cene propiziatorie, il mercatino del Palio e le prove dei cavalli sulla pista allestita in Piazza Alfieri.
Anche i dintorni di Asti riservano molte sorprese, perciò è consigliabile arrivare in auto, in modo da potersi spostare nel circondario con più facilità.

Alla scoperta di Asti, scrigno di cultura ed enogastronomia

Torre di Barbaresco

Qualche suggerimento?
Una visita, a solo mezz’ora dalla città, al piccolo paese di Barbaresco vi farà fare un salto indietro nel tempo: piccole strade, tranquillità, piante fiorite in ogni angolo, deliziosi piccoli ristoranti dove gustare una cucina tradizionale e genuina, e a dominare su tutto l’alta torre di avvistamento, che doveva far parte di un più ampio complesso fortificato, di cui oggi non rimane nulla. Di origine medioevale, è realizzata in mattoni e poggia su un basamento di pietra arenaria, raggiungendo i 30 metri. Dall’alto, salendo con due comodi ascensori, si può ammirare il suggestivo panorama dell’alta valle del Tanaro. La Terrazza della Torre di Barbaresco offre la possibilità di fare un Aperitower organizzato dal Cambiocavallo, dal 1° giugno, dal venerdì alla domenica, dalle 19 alle 23, ammirando le anse del fiume Tanaro e le distese di ordinati filari di vigne che ricoprono a perdita d’occhio le circostanti colline, con in più sullo sfondo il meraviglioso paesaggio delle Alpi: un paesaggio davvero incantevole! L’aperitivo costa 15 euro, come la cena ( piatto unico + un calice di vino), la cena completa 35 euro. Per un’occasione speciale all’insegna della privacy la terrazza può essere riservata in esclusiva con menù da concordare.

Alla scoperta di Asti, scrigno di cultura ed enogastronomia

Paesaggio dall’alto della torre

Trovandosi ai confini tra Langhe e Monferrato, non può mancare una visita ad una cantina, ma che sia suggestiva e che affondi le proprie origini nel passato, come, ad esempio, le Cantine Coppo che hanno sede a Canelli, un ridente paese a circa mezz’ora d’auto da Asti. Grazie al suo speciale micro clima, protetto dai venti freddi sia in primavera che in inverno, Canelli è il luogo perfetto per conservare il vino e quindi sono numerose le cantine sorte negli anni, come Gancia, Bosca, Bocchino, solo per citarne alcune.  

Alla scoperta di Asti, scrigno di cultura ed enogastronomia

Cantine Coppo

All’interno delle Cantine Coppo, fondate nel 1892  dalla famiglia che ancora oggi ne detiene la proprietà, si trovano le Cattedrali Sotterranee, enormi cantine che, estendendosi sotto la collina di Canelli per oltre 5.000 metri quadri e raggiungendo una profondità di 40 metri, conservano grandi quantità di barrique e bottiglie.

Alla scoperta di Asti, scrigno di cultura ed enogastronomia

Le storiche cantine Coppo, edificate a partire dal 18° secolo,  sono state dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità e sono una prestigiosa testimonianza di un lavoro tramandato di padre in figlio, basandosi su uva prodotta in vigneti di proprietà, che viene imbottigliata esclusivamente sotto il marchio Coppo.
Le cantine sono visitabili tutti i giorni, fine settimana inclusi, solo su prenotazione. La visita, disponibile in varie lingue, comprende la degustazione di quattro vini classici o quattro vini premium e la visita di Canelli, al costo di 25 euro. 
Prenotazioni su: www.coppo.it

Dopo aver visto tante bellezze del territorio, scommettiamo che tutti i turisti che visiteranno Asti ritorneranno a casa come turisti …entusiASTI?

Claudia Di Meglio

CONDIVIDI: