L’autunno effervescente della capitale del canton Vaud

“Une énergie unique flotte sur Lausanne”: questo il titolo scelto per il videoclip che Lausanne Tourisme sta diffondendo sui social network e in generale sulla rete, naturalmente visibile anche su www.lausanne-tourisme.ch.

La capitale del canton Vaud, 125 mila abitanti circa, vuole dunque promuoversi offrendo un’immagine di sé energica, vitale e contagiosa. Sceglie il videoclip come mezzo di comunicazione, affidandosi unicamente a immagini che si susseguono in rapida successione, musica e qualche scritta in sovrimpressione. E bisogna dire che l’operazione è perfettamente riuscita: il video in poco meno di un minuto e mezzo riesce a catturare e affascinare, e fa venir voglia di visitare la città svizzera.

Scorci naturali, architetture storiche, una galassia di eventi culturali: la contagiosa energia di Losanna emerge in tutta la sua freschezza dalla clip. In autunno poi, con le rassegne natalizie che vanno ad aggiungersi ai già ricchi programmi di tutto l’anno, e soprattutto con l’atmosfera che creano, la città si mostra in tutto il suo splendore.

Proviamo a fare qualche “fermo immagine” della clip, e ad approfondire quanto si vede.

Non possiamo che partire dai musei. Negli ultimi decenni la Svizzera si è distinta in modo eccezionale nel campo dei musei. Allestimenti all’avanguardia, gestioni innovative, tematiche e attività sempre originali, hanno segnato le tappe di un percorso, quello della museologia elvetica, che tuttora continua ad essere in grande fermento. Losanna non fa eccezione, anzi. Sono ben venti i musei della città, ed è in progetto una loro unificazione in un Polo Museale che entro il 2020 sorgerà a fianco della stazione ferroviaria. Una breve carrellata sui cinque principali musei di Losanna renderà l’idea della grande ricchezza che custodiscono.

Il Musée Olympique è un vero simbolo della città – non dimentichiamo che Losanna è sede del Comitato Olimpico Internazionale (CIO). Nato nel 1993 per volontà dell’allora presidente del CIO Juan Antonio Samaranch, il suo obiettivo è raccontare la storia dei Giochi Olimpici, tanto antichi quanto moderni, tanto estivi quanto invernali. Circondato da un parco che a sua volta ospita sculture a tema sportivo di artisti del calibro di Rodin e Botero, il museo “comunica” mediante un allestimento multidimensionale: dai cimeli olimpici a foto e video, dai percorsi multisensoriali alle simulazioni di prove sportive. Attualmente, e fino al 19 novembre, ospita la mostra “L’arte di fotografare lo sport”. Il Museo Olimpico ha da sempre riscosso un grande successo di pubblico, accoglie mediamente 200 mila visitatori l’anno e nel 1995 è stato eletto “museo europeo dell’anno”.

Di tutt’altro genere è il Musée cantonal des Beaux-Arts (Museo cantonale di Belle Arti), secondo museo d’arte in Svizzera. La sua sede è il Palais de Rumine, che condivide insieme ad altri musei. Ha una storia più che centenaria (fu fondato nel 1841) e ospita quasi 9 mila opere di artisti provenienti da tutto il mondo e tutte le epoche, dalle sculture egiziane ai dipinti di Cézanne.

Più focalizzato sul contemporaneo è invece il Mudac (Museo del Design e di Arti applicate), allestito nell’ex casa Gaudard e caratterizzato da un fitto calendario di mostre temporanee tematiche.

Un discorso a parte merita la Collection de l’Art Brut: nata da un consistente nucleo di opere che l’artista francese Jean Dubuffet donò alla città di Losanna nel 1971, si è poi notevolmente ingrandita nel tempo. A rendere unica questa collezione è il fatto che molte opere sono state realizzate da artisti autodidatti, pazienti di manicomi e ospedali psichiatrici o detenuti in carcere. Una visita alla Collection de l’Art Brut diventa dunque un viaggio all’interno delle profondità più dolorose dell’animo umano.

La Fondation de l’Hermitage, infine, è ospitata all’interno di una raffinata residenza ottocentesca, circondata da un grande parco con una fattoria, ora sede dell’intensa attività di didattica museale.

La Fondation possiede un’importante collezione di opere d’arte, soprattutto impressionisti, ma non le espone permanentemente, privilegiando piuttosto un’abile politica di mostre temporanee a tema che permette alle opere di relazionarsi con altre prese in prestito.

Cambiamo ora tema, e passiamo dai musei a un grande progetto di imminente realizzazione. Il 21 ottobre verrà inaugurato a Losanna il più grande acquario d’acqua dolce e vivario d’Europa. Si chiamerà Aquatis e risiederà sulle alture della città. È opera del gruppo Boas, che per realizzarlo ha impiegato 6 anni di lavoro e ingenti risorse. Sarà un polo che unisce scienza e educazione, e punterà a diventare un monumento degli importanti e attuali temi legati alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico. All’interno della grande struttura saranno ricostruiti venti ecosistemi di terra e acqua, e vi abiteranno 100 rettili e 10 mila pesci.

Un ultimo flash, infine, sul Natale di Losanna. È già in allestimento il famoso BôNoël, il mercato di Natale della città, che aprirà i battenti il 23 novembre, e che quest’anno per la prima volta si protrarrà fino al 31 dicembre. Il BôNoël si articola in nove diverse zone del centro storico, andando a valorizzarle e a caratterizzarle con la fiabesca atmosfera del Natale svizzero.

Per ulteriori info: www.lausanne-tourisme.ch 

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