Nell’ambito del turismo internazionale, è più che mai al CentroAmerica che si può applicare il concetto di “multi destinazione”. Con tale accezione si vuole indicare una grande quantità e varietà di ricchezze concentrate in un’area relativamente ristretta.
Probabilmente, è proprio grazie al consolidamento di tale caratteristica che questa regione del mondo ha visto aumentare negli ultimi anni i flussi turistici.
Basta considerare a grandi linee ciò che i sette paesi del Centramerica – Costa Rica, Panamà, Nicaragua, Guatemala, Honduras, Belize, El Salvador – riescono a offrire ai loro visitatori, per farsi un’idea di come questa zona sia davvero un concentrato di potenziali esperienze straordinarie. Culture le cui origini si perdono nella notte dei tempi, paesaggi naturali altrettanto ancestrali: questa la “materia prima” che sta determinando il successo del Centramerica come rotta turistica internazionale, unitamente inoltre a una cultura del turismo che sta sempre più prendendo piede fra le popolazioni locali.
Entrando più nel dettaglio, sarà facile capire come la peculiarità del Centramerica, la “multi destinazione” di cui parlavamo, sia un concetto immediatamente declinabile nella realtà, e come prenda le forme di ben precisi itinerari turistici. Così, negli ultimi anni, si sono sempre più consolidati alcuni percorsi che, unendo differenti luoghi tra loro vicini, consentono ai visitatori di fare esperienze ricche e diversificate e, soprattutto, senza subire eccessivi disagi di spostamento.
È questo il caso dei due percorsi ormai “classici”: quello meridionale (Panamà- Costa Rica-Nicaragua) e quello settentrionale (Honduras-El Salvador-Guatemala-Belize).
Vediamo più nel dettaglio l’itinerario meridionale.
A partire da Panamà, il Paese più a sud del Centramerica, e attraverso il Costarica, si arriva in Nicaragua. Tre piccoli paesi, stretti fra il Mar dei Caraibi e l’Oceano Pacifico, che insieme possono regalare un viaggio ricco di bellezza e di contrasti. Un concentrato di culture antichissime e di paesaggi ancestrali incontaminati: dalle sabbie sottili delle spiagge di Panamà al celeberrimo Canale di Città di Panamà che unisce gli oceani; dai ristoranti sul mare dove degustare le specialità della cucina caraibica, sempre a Panamà, agli esemplari sistemi di biodiversità dei Parchi Nazionali del Costarica; dai maestosi vulcani ai resti delle città precolombiane, entrambi in Nicaragua.
Spostandoci più a nord, vediamo ora l’itinerario settentrionale, quello che comprende, da sud a nord: El Salvador, Honduras, Guatemala, Belize.
Anche qui, seguendo la falsa riga del primo itinerario, sono la natura e la cultura a farla da padrone. Il piccolo El Salvador, affacciato interamente sull’Oceano Pacifico, si sta sempre più qualificando come una delle zone più importanti del mondo nella pratica del surf: in particolare, la zona di La Libertad ospita competizioni di livello internazionale. Anche l’Honduras è famoso per le sue attività di mare, sul Mar dei Caraibi questa volta: snorkeling e immersioni sono di casa, in particolare sull’Isola di Utila, dove è anche presente la seconda barriera corallina più lunga del mondo. Del Guatemala, invece, segnaliamo lo scenario naturale circondato da vulcani, le ancora ben radicate antiche tradizioni, e l’eccellente cucina locale. E per finire il Belize, sulle cui rive si allunga la già citata barriera corallina, un vero paradiso marino dove i visitatori potranno esplorare le numerose cayos, minuscole isole per lo più disabitate, e nuotare in mezzo ai variopinti pesci del Mar dei Caraibi.
Fra natura e cultura, sport e gastronomia, sono sempre più in aumento i flussi turistici
Per maggiori informazioni: www.visitcentroamerica.com