La città, una delle più antiche e belle della Polonia non dorme mai. La sua vitalità è testimoniata dalle mille e passa birrerie, pub, ristoranti e discoteche. Il simbolo che la contraddistingue è uno gnomo in bronzo che si trova dovunque in mezzo alle piazze, ad ogni angolo di strada, davanti alle porte delle case o dietro le finestre

In molti l’hanno soprannominata la “Venezia polacca”. Il nome è sicuramente appropriato anche perché la città sorge su 12 isole collegate fra loro da 112 ponti ed è attraversata dal fiume Oder (Odra in polacco) che qui è a metà del suo lento fluire dalle alture della Moravia dove nasce,  verso la laguna di Stettino e poi nel Mar Baltico dove si getta dopo un percorso di 850 e passa chilometri.
Altri ancora la chiamano “Fiore d’Europa” forse perché alla fine della Seconda Guerra Mondiale era un cumulo di macerie; bombardata dai tedeschi in ritirata e dai russi che avanzavano, in poco tempo è “sbocciata” come un fiore ritornando quella di sempre: una delle più antiche e belle città della Polonia, capitale del Voidovato della Bassa Slesia e sede di una importante sede universitaria. Si sta parlando di Breslavia (in polacco Wrocław), una città elegante e piena di vita, passata attraverso una infinità di mutamenti, alcuni anche drammatici, che hanno segnato la sua storia millenaria. Fondata attorno all’anno mille da Vratislau I, Duca di Boemia, è stata spesso contesa fra vari Paesi fino al 1945 quando al termine della Seconda Guerra Mondiale  è stata tolta alla Germania per essere assegnata definitivamente alla Polonia. A quel punto il suo nome tedesco Breslau ha lasciato il posto a quello polacco, Wrocław (che qui si pronuncia Vrots-waf).
Ma l’appellativo “Fiore d’Europa” è azzeccato anche per un altro motivo: da queste parti il fiore è il simbolo per eccellenza d’amore, rispetto, amicizia e riconoscenza. In pieno centro storico c’è anche una piazza Plac Solny (Piazza del Sale) ricolma di bancarelle di fioristi aperte giorno e notte.
Fino ad un decennio fa era meno conosciuta di altre città della Polonia. Poi le cose sono cambiate tantissimo con l’avvento dei voli low cost che hanno consentito di raggiungere a costi contenuti la maggior parte delle città europee. La consacrazione come meta turistica gettonata  c’è stata con la nomina a “Capitale europea della cultura 2016”. L’anno scorso infatti la città è stata letteralmente invasa dai turisti. 

The World Games in luglio.

                               L’interno del complesso natatorio  di via Wejherowska 3 a Breslavia

Comunque appena spenti i riflettori sui duemila e passa eventi che hanno scandito l’intero 2016 è già ora di riaccenderli. A luglio infatti (precisamente dal 20 al 30) sono in programma i World Games 2017 (www.theworldgames.org) la decima edizione di una rassegna multisport che si svolge l’anno successivo a quello delle Olimpiadi e raggruppa le discipline sportive non incluse nella competizione olimpica. La precedente edizione, la nona, si è svolta a Cali in Colombia nel 2013; mentre la undicesima è in calendario nel 2021 a Birmingham negli USA. Quest’anno saranno 31 gli sport in programma (fra cui danza sportiva, speedway, tiro con l’arco aikido, karate, canoa, tiro alla fune ed hockey) che si svolgeranno in una dozzina di impianti sportivi di Breslavia e del circondario. Per l’occasione è stato rimesso a nuovo anche il complesso natatorio di via Wejherowska 34. L’intera città vivrà un altro periodo molto intenso con la presenza di migliaia di turisti appassionati di sport che in tal modo potranno soddisfare la propria passione sportiva abbinandola con la visita ad una delle città più belle della Polonia.

Una città ricca di storia e con tanti gnomi
Arrivando in città si rimane subito colpiti dalla sua vitalità. Bar, birrerie, pub, ristoranti, ma anche musei, cinema, teatri e tanti negozi di artigianato artistico punteggiano il centro storico raccolto attorno alla maestosa Piazza del Mercato  (Rynek Starego Miasta) che gira attorno al Ratusz (il Municipio), una delle costruzioni medievali, in stile germanico, più belle d’Europa con una facciata finemente decorata ed un orologio, perfettamente funzionante, del XVI secolo. Nel periodo dell’Avvento nella piazza viene allestito il mercatino di Natale e l’atmosfera diventa da  favola.
Nella parte ovest della Rynek, vi sono una serie di edifici storici. I due più importanti sono il Palazzo dei Sette Elettori (Siedmiu Elektorów) e quello chiamato  Sotto il Sole d’Oro (Pod Złotym Słońcem) che ospita da un paio d’anni l’interessante  Muzeum Pana Tadeusza (https://muzeumpanatadeusza.ossolineum.pl) dedicato al poeta nazionale polacco Adam Mickiewicz autore del Pana Tadeusza, il principale poema epico polacco recentemente inserito  nella lista dei beni posti sotto tutela dall’Unesco. Il museo comprende vari laboratori ed una sala convegni  ed ospita periodicamente mostre temporanee.

                                                        Gnomi su via Świdnicka  (fot. Marcin Biodrowski)

Ma una delle caratteristiche più evidenti di Breslavia anzi il suo vero simbolo sono gli gnomi (in polacco “Krasnale”) in metallo di diverse forme e dimensioni, impegnati nelle attività più disparate.  Passeggiando per la città se ne incontrano una infinità. Si trovano ovunque, in mezzo alle piazze, ad ogni angolo di strada, davanti alle porte delle case o nascosti dietro le finestre. Sono così tanti (oltre 400) che sono state preparate delle mappe per ritrovarli e, nel contempo, visitare con calma la città per assaporarne la bellezza. Ad esempio davanti al Palazzo della Musica, in Piazza della Libertà (Platz Wolnosci), c’è un angolo dove i magici ometti sono “in veste” di musicisti che “suonano” gli strumenti della filarmonica cittadina. Lungo via Wiezienna, la strada dei locali del Belpaese c’è lo gnomo italiano in sella ad una Vespa targata ITA WRO, con in una mano una bottiglia di Chianti, nell’altra una pizza e nel sellino della moto una moka. Dalle parti del Municipio c’è lo gnomo innamorato (Krasnale Miłośnik) con il cuore in mano, conosciuto anche come “Wroclovek” perché è uno dei simboli dell’amore. Infine c’è Ziczliwek Krasnal, una sorta di gnomo ciambellano, con un girasole in mano che augura il benvenuto a tutti quelli che entrano nella città vecchia.
Se oggi questi personaggi rappresentano un forte richiamo per turisti, in passato sono stati strumento di protesta contro il regime dell’epoca. Infatti agli inizi degli anni ’80 disegni e graffiti raffiguranti gnomi cominciarono a comparire sui muri della città. Erano opera degli studenti del movimento di “Alternativa arancione” che si opponevano al Governo comunista  in carica. Poi all’inizio degli anni duemila questi magici “ometti” in metallo di diverse dimensioni iniziarono a popolare la città. Il primo in assoluto ad essere collocato  è quello di via Świdnicka, dove sono avvenute le prime azioni di protesta del movimento.
La città merita di essere vista anche dall’alto. Per questo basta salire sullo Sky Tower un moderno grattacielo di 51 piani e 206 metri d’altezza, il più alto della Polonia, situato nella parte sud di Breslavia. Ritornando verso il Palazzo della Musica si incontra dapprima il complesso giudiziario composto da Tribunale e carcere, poi il Museo nazionale (Muzeum Narodowe) ed infine il Quartiere delle Quattro Chiese (Dzielnica Czterech Wyzwań) simbolo della tolleranza e della multiconfessionalità della città, perché in meno di 300 metri si incontrano quattro chiese di altrettante confessioni religiose: cattolica, ortodossa, protestante ed ebraica che qui convivono in modo attivo contribuendo a rendere viva l’intera zona.
Ma Breslavia è una città unica nel suo genere. Infatti qui si intrecciano da secoli varie culture, da quella polacca a quella austro ungarica; da quella ceca a quella tedesca per arrivare a quella ebraica. Questo multiculturalismo si riflette nell’architettura della città, nella scienza, nell’arte e nella musica.

Ostrow Tumski, l’Isola della Cattedrale ed i 92 lampioni a gas

                                                                 Isola della Cattedrale (fot.M.Jędrzejczak)

In tutta Breslavia ci sono oltre un centinaio di edifici religiosi di cui cinque, molto belli, su  Ostrow Tumski, l’Isola della Cattedrale, la parte più antica della città. Attraversato il Ponte Tumski, famoso per le migliaia di lucchetti intrecciati gli uni agli altri come dichiarazione d’amore eterno, si arriva nel vecchio borgo che fa da cornice alla Cattedrale di San Giovanni Battista,  gioiello dell’arte gotica le cui guglie e torri dominano la città., ed alla Chiesa di Santa Croce. Una particolarità: sull’isola ci sono ancora 92 lampioni a gas. Ogni sera un lampionaio li accende uno ad uno e la mattina successiva, il suo collega, prima del sorgere del sole, ripassa a spegnerli. Da maggio a settembre inizia ad albeggiare molto presto (verso le 3) e pertanto il giro per spegnerli deve iniziare già verso le 2.
Nel ritorno verso la Rynek Starego Miasta, la Piazza del Mercato, si incontrano due edifici dal grande impatto visivo, uniti da una porta ad arco (la Porta Barocca) e battezzati Jaś e Małgosia. Il più piccolo, in stile rinascimentale, è Jas; il più grande, in stile barocco, è Malgosia. Per i residenti questo è il Palazzo di Hansel e Gretel, i protagonisti della famosa fiaba dei Fratelli Grimm.
Le cose da vedere sono ancora tante. Per esempio il Palazzo del Centenario (Hala Stulecia  che prende il suo nome dai festeggiamenti per la vittoria prussiana su Napoleone a Lipsia) un padiglione destinato a spettacoli, mostre, eventi e manifestazioni sportive; merita una sosta anche la “Wrocławska Fontanna”, la Fontana multimediale di Wroclaw, che è attiva dai primi di maggio alla fine di ottobre. Si estende su una superficie di un ettaro, ha 800 lampade multimediali, 300 getti d’acqua e tre getti di fuoco. Ogni ora viene proposto uno show combinato di luci, getti d’acqua e musica; di sera poi il tutto diventa irresistibile.
Da un paio d’anni ha aperto i battenti pure Hydropolis, il regno dell’acqua. Un percorso di quattromila metriquadri tutto incentrato sull’oro blu, che parte dalle origini dell’elemento, passa alla presenza di creature marine sulla terra tanti e tanti millenni fa, a seguire le credenze di popoli e confessioni religiose legate all’elemento idrico, fino ad arrivare alle metodologie idrauliche usate nell’antichità e in modernità, comprese quelle in uso ai nostri giorni.

Afrykarium uno spicchio d’Africa nel cuore d’Europa

                                               Una delle vasche con pesci colorati all’interno dell’Afrykarium

Lo zoo di Breslavia, il più vecchio della Polonia, si è arricchito nel 2014 di un nuovo padiglione: l’Afrykarium dove sono stati ricreati gli ambienti acquatici dell’Africa subsahariana. Il nome è la sintesi di Africa ed acquario. Cinque gli ecosistemi creati all’interno  per accogliere altrettanti tipi di fauna in via di estinzione. Il viaggio inizia dalle spiagge del Mar Rosso per proseguire attraverso i grandi laghi di Tanganica e Malawi. Si passa poi al Canale del Mozambico. Percorrendo il lungo tunnel di 18 metri si ha l’impressione di essere sott’acqua a stretto contatto con squali, mantre e gigantesche tartarughe. La sensazione è assolutamente fantastica. Il viaggio poi termina nelle foreste del Congo con una full immersion in una vegetazione esotica ed uccelli in volo libero e coccodrilli che dormono “spaparanzati” su una delle tante spiaggette ricreate per farli sentire come a casa.

Una città che non dorme mai
Breslavia è una città che non dorme mai. Nei weekend la “movida” infiamma la città per tutta notte. La zona del divertimento è concentrata nel “Pasaz Niepolda” un’area piena di locali, discoteche, club privati e pub con spazi all’aperto che all’estate sono stracolmi di giovani.
Ma la città si fa notare anche per la gastronomia di eccellenza. Sono tanti locali che propongono piatti molto interessanti da consumare con dell’ottima birra. Il tutto a prezzi decisamente buoni. Sotto il Municipio c’è la “Piwnica Swidnicka” la più antica birreria d’Europa, che ha aperto i battenti nel  1273. I locali sono belli e caratteristici. Le birre, bianche e scure, sono molto buone e servite con degli invitanti stuzzichini. Poco distante, sempre sulla Piazza del Municipio, si trova lo “Spiz” un altro ristorante di buon livello. Servono nove tipi di birre non pastorizzate, buone e leggere, accompagnate da fette di pane e crema di lardo da spalmare. Per le signore le birre sono accompagnate anche da un bicchiere di succo di lampone. Sempre dalle parti del Municipio c’è anche il ristorante “Pod Fredra” che propone un menù di stretta tradizione polacca.
Nei pressi del quartiere ebraico, in via Włodkowica 5, vicino alla Sinagoga “della cicogna bianca” si incontra un ristorantino, il Mleczarnia letteralmente “La Latteria”, dove è possibile fare una ottima colazione ed una buona cena polacca a prezzi molto contenuti, a partire da 25 zloti (circa 5 euro). Dopo le 17 apre anche la cantina.

                                                           Uno dei piatti proposti dal Restauracja Okrasa

Un altro ristorante assolutamente da provare è il Restauracja Okrasa, in via Igielna 8, a due passi dalla Piazza del Mercato, che propone piatti della tradizione polacca, preparati in modo accurato e serviti con cortesia ed attenzione. Si possono assaggiare i pierogi, una tipica pietanza polacca simile ai panzerotti con ripieno di carne ed a seguire un petto d’anatra  con gnocchetti, pera cotta, salsa di amarena e purè di crauti rossi. Oppure filetto di maiale con verdure glassate e funghi con contorno di orzo perlato od ancora filetto di merluzzo del baltico con barbabietole cotte e salsa di capperi.  Per dessert una fetta di torta di ricotta e mele. Alla fine non può mancare un bicchierino di wodka con miele ed erbe che risulta molto delicato ed un efficace digestivo. Sulla vicina via Wiezienna, da queste parti nota come “Galleria Italia” per la fila ininterrotta di ristoranti italiani, pizzerie, caffè con tavolini all’aperto e gelaterie, merita una sosta golosa il “Tralala Cafè” una gelateria italiana che propone 56 gusti di gelato; in estate i gusti diventano 96 per la gioia di piccoli (per loro, per scelta del proprietario del locale, il gelato è sempre gratis) e grandi.

Come arrivare. Ci sono voli diretti per  Wrocław da molti aeroporti italiani. Dall’aeroporto di Breslavia per arrivare in centro città si può prendere l’autobus (linea 406) che parte ogni giorno ad intervalli di 20 minuti.
Dove dormire. Si consiglia il B&B Hotel Wrocław Centrum collocato a circa mezzo chilometro dal centro cittadino, ad un chilometro da Ostrów Tumski, il quartiere storico e 10 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria Główny.
 Guida che parla italiano: Per visitare nel migliore dei modi la città non c’è nulla di meglio di una guida che parla italiano. Si consiglia di chiamare Anna Kulągowska, titolare della ditta Anital, che è in grado con passione e competenza di fare conoscere tutto ciò che di bello c’è in città. Il logo dell’azienda (la scritta Anital con sfondo la bandiera italiana) è un chiaro indizio della passione della titolare per tutto ciò che è italiano. Per contattarla collegarsi con il sito www.anital.pl  e nel menù scegliere contatti.

Ulteriori info: www.wroclaw.pl/it che ha una sezione in italiano.

Articolo di Tiziano Argazzi

foto di apertura-   Breslavia di notte (fot.M.Jędrzejczak)

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