Cultura e storia si respirano in ogni angolo e strada di Bruges, medievale città delle Fiandre, in un continuum che ha le sue origini fin dall’epoca romana.

 

Bruges, di cui avevo tanto sentito parlare, mi ha letteralmente conquistata con la sua discreta eleganza, l’arte del bon vivre, il piacere della socialità.  Un mix di elementi che rendono la città accogliente e cosmopolita, dove i caffè e i locali sono sempre affollati, e dove ogni scusa è buona per sorseggiare una birra in compagnia.

Placidamente adagiata su tranquilli canali navigabili, Bruges è definita la “piccola Venezia delle Fiandre” grazie all’acqua e ai ponti che si alternano alle piazze e alle vie lastricate del centro storico. Noi l’abbiamo ammirata durante un giro in barca, che consigliamo vivamente, per avere uno sguardo d’insieme della città e godere la vista dei cigni sulle rive.

f878038b-824d-4675-ab01-b908e287589aDel resto, l’acqua è nel Dna di questo gioiello architettonico, dall’epoca dei romani fino alla Lega Anseatica, a partire dal nome “Brugge“, la cui etimologia richiama il termine nordico Brygga, che significa “porto” o “luogo per l’attracco”, zona quindi ritenuta sicura dal mare impetuoso.   

Fulcro della vita cittadina è la centralissima piazza del Markt (mercato), rigorosamente pedonale, solcata da biciclette e pittoreschi calessi, dove sorge la possente torre civica (Belfort), aperta al pubblico. WP_20160625_11_14_29_ProL’importanza di questa piazza è legata alla storia di Bruges, nata come porto, intorno al quale fiorirono molteplici attività commerciali che la resero famosa e ricca, raggiungendo l’apice del suo splendore nel XV secolo. Fu meta di artisti, invitati a corte dai duchi di Borgogna, nobili e mercanti, che qui trovarono il luogo ideale per gli affari, scambiando lana e tessuti con spezie e altri pregevoli manufatti. Genovesi, fiorentini e veneziani insediati nel quartiere italiano possedevano case eleganti, simbolo di ricchezza, e conducevano una vita agiata, come testimoniano le facciate decorate delle loro abitazioni. Un particolare curioso: qui è nata la prima cambiale, qui è sorta la Borsa e qui è stata coniata la parola bancarotta, che letteralmente indica la rottura del banco di cambio del mercante insolvente. 

E’ impagabile camminare nel centro storico, ammirando i palazzi barocchi e rinascimentali, le chiese, le piazze, gustando l’atmosfera romantica e l’incanto delle serate estive, rischiarate dalla luce prolungata. Qua e là si vedono scorci pittoreschi e gruppi di turisti che sciamano lungo i viali, alla ricerca di delicatessen e di negozi dove fare shopping. Bruges, infatti, offre numerose eccellenze: gioielleria, lavorazione dei diamanti, pizzi, ma anche prodotti enogastromici, come la cioccolata, cui è dedicato un museo, la birra e i formaggi. 

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Le antiche vie cittadine convergono sui luoghi di maggior interesse: il Municipio, che ha una splendida sala consigliare con ampie volte policrome perfettamente conservate, la vicina basilica del Sacro Sangue di Cristo, la chiesa di Nostra Signora, ricca di dipinti e famosa perché custodisce una preziosa scultura marmorea di Michelangelo, “Madonna con Bambino” ; il Museo Groeninge, dove si possono ammirare molti quadri di pittori fiamminghi.  

82d84e6c-9294-45f0-84f4-5fbd0ba53127Per informazioni:  www. visitbruges.be

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