Il blu del mare e delle Ceramiche di Arita
La prefettura di Saga è situata nella parte settentrionale della regione del Kyushu, una delle isole del Giappone.
La porcellana di Arita è stata la prima porcellana a nascere in Giappone, nel 1616, quindi il prossimo anno, nel 2016, compirà esattamente 400 anni. Viene ancora prodotta nella città di Arita, località immersa nella pace e nella natura.
Nella parte occidentale della prefettura si trovano altri rinomati centri di produzione di ceramiche di antica tradizione: Karatsu e Imari. Ad Arita è nato lo stile delle ceramiche “Aritayaki”, grazie al fatto che nel 17° secolo un ceramista arrivato dalla Corea, Ri Sampei, scoprì un importante deposito di caolino ad Izumiyama ed iniziò a dare vita ad un vero e proprio “brand. In tempi più recenti la produzione ha iniziato a comprendere anche ceramiche destinate ad un uso quotidiano ed altri oggetti.
E’ una espressione della produzione artigianale tradizionale, che nel corso della storia ha influito sui cambiamenti e sull’estetica della cultura del cibo giapponese : ancora oggi viene prodotta grazie a raffinate tecniche dei maestri di questa arte.
L’appuntamento di Milano nasce dall’idea di 16 studenti dell’unica Accademia di ceramica di Arita, l’unica esistente in Giappone. Essi hanno la responsabilità della trasmissione di questa arte e del suo rinnovamento.
Per l’Expo hanno ideato e creato con cura ed amore 2016 piccoli capolavori ispirati alla tradizione di Arita, per farne dono ai visitatori.
In Giappone, i distributori di capsule detti “gatchapon”, inizialmente diffusi ed amati come giocattoli per bambini, hanno guadagnato popolarità anche fra gli adulti. Nelle capsule erogate dalle gatchapon installate nel Padiglione Giappone durante l’evento della prefettura di Saga nel, sono inserite miniature di porcellane di Arita.
Sono i piccoli oggetti creati dai 16 studenti, oggetti creati con le loro mani , pensando al modo di far conoscere questa produzione artigianale a Milano.
Le immagini dei piatti che ritraevano gli artigiani, dopo 400 anni sono tornate e si sono trasformate in piccole statuine.
La cerimonia di inaugurazione della manifestazione della Prefettura di Saga, nel padiglione Giappone, è stata aperta dal Governatore di Saga Yoshinori Yamaguchi, che si è cimentato nella lettura in un ottimo italiano, salutando e ringraziando i presenti.
Dopo che il Governatore aveva illustrato la particolarità delle ceramiche di Arita e i progetti in serbo per il futuro, si sono esibiti i suonatori di tamburi “Shiranui”, in un’ottima performance.
La cerimonia si è chiusa con la tradizionale Kagamibiragi rito propiziatorio della rottura di una botte di sakè da parte delle autorità intervenute.
Dopo il brindisi a base di sakè, due artigiani di Arita, un vasaio e un decoratore, hanno dato dimostrazione delle loro doti al pubblico.