«Fu nel 1889 che l’olandese Willem Jan Holsboer – ci ha ricordato Enrico Bernasconi, rappresentante per l’Italia della Ferrovia Retica SA – gettò le basi per la costruzione di una ferrovia nel Cantone dei Grigioni, il più grande della Svizzera. Si iniziò con l’apertura della tratta Landquart-Klosters e solo un anno dopo ci fu il prolungamento fino a Davos». Con ventiseimila chilometri suddivisi tra treni, autobus, battelli, ferrovie di montagna e impianti di risalita, la Svizzera è un enorme parco di divertimento per tutti. E proprio i “panorami” che si possono ammirare un po’ dappertutto in montagna come in città sono il motivo conduttore del 2014 secondo Svizzera Turismo (www.svizzera.it numero verde 0080010020030). Tutto questo e molto altro ancora si può vivere soprattutto a bordo dei trenini rossi della Ferrovia Retica (www.rhb.ch), dove si può godere a pieno del più grande spettacolo delle montagne che solo la natura può offrire. Proprio quest’anno la Ferrovia Retica ha festeggiato in giugno i suoi 125 anni di viaggi affascinanti.Non è possibile scoprire la Svizzera senza usare la Ferrovia Retica. Ed è stato proprio Bernasconi, che ci ha accolto alla stazione di Zurigo, guidandoci poi alla scoperta della tecnologia dei trasporti integrati che permette di far funzionare tutto in perfetto orario appunto con la precisione di un orologio svizzero. «Si tratta di un puzzle – egli ci ha detto – ad incastro che viene aggiornato annualmente in base alle coincidenze locali e internazionali». Da un quarto di secolo, il biglietto “all-in-one”, realizzato dallo Swiss Travel System (www.swisstravelsystem.com), entusiasma e motiva i turisti di tutto il mondo a scoprire la Svizzera con un unico biglietto, che permetterà di utilizzare qualunque mezzo di trasporto (treni, autobus e battelli) oltre ad entrare gratuitamente in molti musei e ad ottenere sconti nei negozi convenzionati.
In Carrozza: si parte per St.Moritz
Da non perdere il viaggio nella natura sul Bernina Express, il trenino rosso, che dopo aver attraversato la Valle dell’Albula tra Thusis e Tirano (dal 2008 patrimonio mondiale UNESCO) permette di raggiungere comodamente seduti in prima classe (ma in seconda si viaggia altrettanto bene solo con un po’ di spazio in meno tra i sedili), la cittadina di St. Moritz a 1.856 metri sul livello del mare. Si tratta dell’unica tratta ferroviaria svizzera che, da sud a nord, attraversa a cielo aperto le Alpi. Il tracciato della linea a scartamento ridotto permette di superare notevoli differenze di altitudine, affrontando pendenze anche del 70 per mille, senza l’ausilio della cremagliera. La linea dell’Albula e del Bernina, concepita a trazione elettrica, rappresenta l’epoca d’oro della costruzione delle ferrovie di montagna, che nella seconda metà del XIX secolo vide realizzare tunnel di maggiore lunghezza accanto a gallerie speciali.
Ma quale è l’unicità di questa linea che ogni anno vede una presenza sempre maggiore di turisti? «Grazie all’integrazione armoniosa dell’infrastruttura ferroviaria nel paesaggio – dice Bernasconi – il viaggio diventa indimenticabile dall’inizio alla fine, partendo dalla stazione italiana di Tirano attraversando poi la Valle dell’Albula per giungere alla mondana cittadina turistica di St. Moritz, passando dall’atmosfera mediterranea della Valtellina, alle vette alpine». Dalle carrozze panoramiche a cupola vetrata la vista è mozzafiato sul ghiacciaio del Morteratsch, che fa scoprire a poco a poco, una volta sgombra dalle nuvole in quota, tutto il fascino della sua vetta più alta, il Piz Bernina, sita ad oltre quattromila metri sul livello del mare. E alla successiva curva altre visioni spettacolari: il “lago bianco”, ancora in parte ghiacciato, alimentato dal ghiacciaio che lo sovrasta e il “lago nero” più piccolo e scuro, tanto vicino che si può toccare con mano.
A Capri non c’è traccia dell’accordo con St.Moritz
St.Moritz ha intrapreso nel 2005 una serie di accordi con l’ isola di Capri. Nella sala del Consiglio Comunale della cittadina elvetica si svolse la conferenza stampa “Capri e St. Moritz” per annunciare l’avvenuta “alleanza strategica” fra le due località turistiche di eccellenza. Tra i firmatari Peter Marki, proprietario dell’Hotel Steffani e Presidente della Best Western Svizzera. Ben articolato il programma di collaborazione denominato “Alleanza strategica Capri-St. Moritz”, che prevedeva i seguenti punti: pubblicazioni in comune di annunci sui depliant e pacchetti per alberghi; viaggi di studio; rappresentanze comuni sul mercato; reciproci vantaggi per i clienti; scambio di link su internet; utilizzo di una rete di relazioni. E in più le due delegazioni presentarono il progetto di una “carta-sconti” per acquisti negli esercizi commerciali di St. Moritz, carta da consegnare agli ospiti degli alberghi capresi. Tutto era pronto per partire ma da allora il discorso si è fermato alle buone intenzioni più che ai fatti. «Siamo anche andati a Capri quell’anno – ha detto Peter Marky – e abbiamo suonato nella Grotta Azzurra il corno delle Alpi. Speriamo proprio che si possa riprendere il discorso interrotto per portare avanti quel collegamento tra le due città da noi tanto auspicato». Purtroppo al Comune di Capri c’è solo un eco lontano, non essendoci traccia dell’accordo.
Di St. Moritz, che prende il nome da San Maurizio, tutti conosciamo la fama di città cosmopolita, paradiso degli sciatori d’inverno e ricca di sorprese d’estate. Quando arriva la bella stagione la cittadina, sita in una vallata alto-alpina, si trasforma e offre il meglio di sé anche grazie alle proposte dell’Ufficio del Turismo Engadina St.Moritz (www.engadin.stmoritz.ch). «Le formule “Speciale d’estate per famiglie” e “Speciale d’estate per appartamenti di vacanza” – ha detto Angela Rupp, responsabile marketing dell’Ufficio del Turismo – permettono di trovare la sistemazione giusta per ogni esigenza anche di prezzo».
Tutto ha avuto inizio a St. Moritz 150 anni fa quando l’albergatore Johannes Badrutt scommise, insieme a quattro ospiti inglesi, che avrebbero potuto godere il sole dolce dell’Engadina nei mesi invernali, in caso contrario egli si sarebbe assunto l’onere delle spese del viaggio di ritorno. Gli ospiti partirono a Natale per ritornare nelle proprie città di origine a Pasqua, rilassati e felici per aver passato una vacanza perfetta. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e dei 750 mila pernottamenti estivi e 930 mila invernali, più di un terzo nel 2013 ha scelto St. Moritz. Tra i più assidui frequentatori gli svizzeri (53%), i tedeschi (12%), gli italiani (9%), i giapponesi (5%) e gli americani (3%).
Gli eventi estivi di St.Moritz
St. Moritz celebra la sua fama mondiale con stile e fascino cosmopolita, sotto un cielo blu intenso brilla la piana dei laghi nella luce del pomeriggio e nell’aria si diffonde il profumo dei boschi di cembro. È poi sul lago di un blu cobalto abbagliante, dove d’inverno si tengono sul ghiaccio le corse dei cavalli, d’estate le barche a vela sono pronte ad affrontare il vento del Maloja. Sulle vette del Corviglia e del Corvatsch le passeggiate richiamano chiunque desideri spingersi in alto, sino ad oltre m. 3000. I ciclisti hanno i loro sentieri: i trails a St. Moritz e dintorni sono fra i più belli del mondo e conducono, attraverso percorsi di diverso grado di difficoltà, intorno alle cime più alte delle Alpi orientali. Al leggendario “Dracula Club” si può ascoltare jazz nella sua forma originaria. Tutto è pronto per accogliere i turisti. Il “Festival del Jazz St. Moritz” offre per tutto un mese, dal 10 luglio al 10 agosto, un palcoscenico ad artisti nazionali e internazionali: musica dal vivo nell’intima atmosfera dei club con un insieme di 30 concerti. Anche il festival dell’Opera di St. Moritz regala dal 28 giugno al 12 luglio musica di alto livello, ne è un esempio “La Gazzetta” di Rossini, andata in scena per la prima volta a Napoli nel 1816. Dal 2 al 15 agosto si prosegue con la musica classica. Il BSI Engadin Festival offre dieci concerti esclusivi nelle più belle località dell’Alta Engadina. Dal 22 al 31 agosto, il “St. Moritz Art Masters” trasforma per dieci giorni St. Moritz nella mecca mondiale della scena artistica e culturale, con mostre aperte al pubblico da scoprire sulla “Walk of Art”. Quest’anno l’evento si svolge interamente all’insegna dell’India. Il 13 e 14 agosto, invece, i migliori atleti del mondo nelle discipline windsurfing, kitesurfing e sailing si affronteranno a squadre all’“Engadinwind”, sul Lago di Silvaplana. Nel quadro di queste competizioni si svolgerà inoltre la più antica regata di windsurf del mondo, l’“Engadin Surf Marathon”.
Per gli amanti della natura un appuntamento da non perdere è il 1° agosto, quando si festeggeranno i 100 anni del Parco nazionale alpino (www.nationalpark.ch) a Zernez, in occasione della festa nazionale della Svizzera. Il centro visitatori a Zernez offre una vasta gamma di offerte interattive, camminando nella natura. Il parco si può raggiungere con la Ferrovia Retica da Landquart attraverso la galleria della Vereina in Engadina bassa o da Coira per Samedan in Engadina alta. La maggior parte dei punti di partenza delle gite sono comunque raggiungibili con i mezzi di trasporto pubblici.
Harry di Prisco
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