Una strategia congiunta tra cultura e bellezze naturali con un occhio alle nuove tecnologie per rendere il viaggio in Sicilia più attraente e coinvolgente.

Grande fermento nell’area espositiva  “Intensamente Sicilia” alla trentaquattresima  edizione di Bit, la Borsa Internazionale del Turismo. Finalmente dopo cinque anni la Regione Sicilia è tornata a Milano con l’obiettivo di “potenziare il valore economico ma anche sociale della cultura nell’isola” come più volte evidenziato nell’incontro con la stampa da Michela Stancheris,  assessore al Turismo della Regione siciliana, il tutto in linea con il Piano di Propaganda 2014 e alla presenza del Commissario Europeo al Turismo Antonio Tajani.

 “Il focus fondamentale sarà sull’internazionalizzazione del turismo siciliano, puntando ad attrarre nuovi flussi di turisti dall’estero” ha continuato l’assessore alla presenza dei presidenti degli aeroporti siciliani, in primis l’ultimo nato quello di Comiso che in pochi mesi ha raggiunto già 60 mila passeggeri. Rosario Dibennardo, presidente della Soaco, la società di gestione dell’aeroporto di Comiso ha dichiarato – “ il nostro obiettivo per il 2014 è raggiungere quota 300 mila passeggeri e arrivare a 600 mila nel terzo anno di operatività.” Nessuna competizione con l’aeroporto di Catania come confermato nell’intervento di Enzo Taverniti, presidente della Sac, società di gestione di Fontanarossa: “nessuna competizione con Comiso – Catania si sta specializzando come scalo commerciale e tante compagnie stanno investendo su di noi”.  Presente anche John Alborante, sales & marketing manager di Ryanair per l’Italia, la compagnia ha in Sicilia 3 basi e opera su 4 aeroporti con  54 rotte di cui ben tredici nuove nel 2014. Il flusso trasportato da e per la Sicilia di 4,5 milioni di passeggeri vede ben il  70% di turisti in entrata, quindi non siciliani che scelgono la compagnia low cost per  volare in Sicilia.

La conferma della presenza in Bit solo nell’ultima settimana non ha scoraggiato i tantissimi operatori che in oltre 60 si sono “stretti” nello spazio predisposto per gli incontri B2B .

La possibilità di creare un brand Sicilia in ottica anche Expo 2015 deve fare desistere dai campanilismi  locali e ragionare in termini di sistema.

Molti gli aspetti sul quale lavorare, dall’imminenteinserimento dell’itinerario arabo-normanno nella World Heritage List ai progetti sui principali poli museali, fino agli itinerari alternativi, che si snodano dalle isole Egadi fino ai siti di  Polizello, Lentini, Pantalica e Thapsos, custodi delle origini della Sicilia; i castelli medievali dell’entroterra siciliano, da Gela a Sperlinga; la Catania sotterranea; i teatri greco-romani più piccoli, fra cui quelli di Tindari, Palazzolo ed Eraclea Minoa.

Una strategia congiunta tra cultura e bellezze naturali con un occhio alle nuove tecnologie per rendere il viaggio in Sicilia più attraente e coinvolgente …”Intensamente Sicilia”.

Monica Basile

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