Gli Amici degli Uffizi onlus si sono formati l’8 luglio 1993, grazie al moto di solidarietà di un gruppo di privati cittadini, pronti ad aiutare la rinascita della Galleria degli Uffizi, ferita dal vile attentato del 27 maggio 1993 in via dei Georgofili, nel quale persero la vita cinque innocenti persone.
Fin dal suo primo giorno di vita, l’obiettivo dell’Associazione è stato quelle di utilizzare i fondi, raccolti attraverso il contributo dei propri sostenitori e di quello di singoli cittadini, istituzioni, enti, imprese e altre associazioni sia italiane che internazionali, per tutelare, accrescere e conservare le collezioni della Galleria degli Uffizi, aumentare le sue attività culturali ed espositive, come la pubblicazione di cataloghi, riproduzioni, materiali illustrativi e libri, nonché l’incremento della biblioteca e dello schedario fotografico, e accogliere i soci e i visitatori che ogni anno desiderano godere di questo patrimonio unico.
Per celebrare questo evento, Giulio Paolini ha scelto di donare agli Amici degli Uffizi una sua opera, il trittico Fuoriquadro (Autoritratto), che è già diventata patrimonio del museo fiorentino.
Secondo Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Firenze, “A venti anni dall’attentato dei Georgofili il 27 maggio 1993, e dalla devastazione che ne seguì nella Galleria degli Uffizi, nel deposito diocesano di Santo Stefano al Ponte e nel fitto tessuto edilizio medievale di quel settore di centro storico – con la perdita di cinque vite umane – è tuttavia un segnale positivo poter commemorare il ventennale dalla fondazione dell’Associazione degli Amici degli Uffizi, rinnovando la più profonda gratitudine alla presidente Maria Vittoria Rimbotti, al consiglio, a tutti i soci”.
Come commenta Antonio Natali, Direttore degli Uffizi, “La nascita dell’Associazione Amici degli Uffizi a stretto ridosso dell’attentato fu la risposta più ferma che si potesse dare alla criminalità mafiosa. Nessuna ritorsione, nessuna vendetta avrebbe sortito gli stessi esiti, giacché una replica violenta avrebbe equiparato i giusti agli assassini. Una società che si dica civile risponde alla brutalità con la mente lucida e la generosità del cuore”.
“Vent’anni di attività – sostiene Maria Vittoria Rimbotti, Presidente dell’Associazione Amici degli Uffizi – Un traguardo, più che un compleanno. Impensabile all’inizio, quando in pochi stringemmo il nostro sodalizio per reagire a una catastrofe. E oggi gli amici associati sono 8 mila. Anno dopo anno siamo cresciuti non solo di numero e di adesioni, ma abbiamo ampliato presenza e impegni, differenziato i nostri interventi, creato un proficuo rapporto e dialogo con i responsabili del museo, perfezionato le modalità di supporto e mecenatismo a favore delle sempre nuove esigenze della Galleria”.
“L’associazione Amici degli Uffizi – continua Maria Vittoria Rimbotti – è cresciuta grazie ai continui scambi di opportunità e affetti con i responsabili del museo, formando un’unica famiglia tra associati e storici dell’arte. Da questa alleanza vorrei che scaturisse un modo nuovo di guardare al nostro bene comune, patrimonio di identità e memoria. E che ci accompagnasse un’attenzione maggiore verso la capacità di educare, emozionare, dare risposte qualificate attraverso l’arte”.
Così come lo furono i Medici, appassionati collezionisti, allorquando crearono il primo consistente nucleo della Galleria degli Uffizi, gli Amici degli Uffizi rappresentano un efficiente esempio di moderno mecenatismo collettivo.
Nel corso di questi primi vent’anni di attività, gli Amici degli Uffizi sono diventati, con 8000 soci, la più importante associazione italiana, con un numero d’iscritti più alto di tutte le altre analoghe istituzioni private della nazione e hanno fondato una propria filiale americana, Friends of the Uffizi Gallery, con sede a Palm Beach in Florida.
Il primo ventennio di vita dell’Associazione si è aperto sostenendo le spese per le indagini diagnostiche dell’Adorazione dei magi di Leonardo da Vinci, uno dei capolavori assoluti dell’arte di tutti i tempi, e quelle per il nuovo allestimento della Sala Michelangelo che ospita il Tondo Doni. Ma in questo arco di tempo, attraverso la raccolta di oltre 4 milioni di Euro, molti sono stati gli interventi promossi dagli Amici degli Uffizi, realizzati tutti in stretta collaborazione, con l’approvazione o i suggerimenti della comunità scientifica del Museo.
Tra questi, si ricordano 112 interventi di restauro: 30 dipinti, tra cui 7 capolavori di Filippo Lippi, l’Adorazione dei pastori di Gherardo delle Notti, la Madonna della gatta di Francesco Barocci, il polittico di Ognissanti di Giovanni da Milano, 80 marmi antichi, e due arazzi.
E ancora, 115 acquisizioni, tra antiche e moderne, che spaziano lungo un ampio spettro cronologico che arriva fino alla contemporaneità, come testimonia il trittico di Giulio Paolini, donato alle collezioni della Galleria.
Il futuro vedrà impegnata l’Associazione nell’instaurare relazioni con analoghe associazioni straniere, partner di importanti istituzioni pubbliche e, soprattutto per stimolare programmi e iniziative appositamente studiate per i bambini, affinché quelli che rappresentano il vero futuro, non solo dell’Associazione, ma della Galleria degli Uffizi e della Nazione, diventino la parte attiva e i prossimi mecenati di questo patrimonio unico.
Per l’occasione è stato pubblicato un numero speciale del Giornale degli Uffizi.