Si è conclusa nei giorni scorsi ad Ho Chi Minh City in Vietnam l’undicesima edizione dell’ ITE – International Travel Expo 2015 – la maggior manifestazione del settore che nei tre giorni di apertura ha visto la partecipazione di 220 buyer internazionali e 100 nazionali, oltre a 25 mila visitatori.
“Un’importante vetrina per il paese – l’ha definita il ministro vietnamita della cultura, sport e turismo Hoang Thuan Anh. La cooperazione con le altre quattro nazioni della penisola indocinese – Cambogia, Laos, Myanmar e Thailandia – crea favorevoli occasioni per incrementare il flusso turistico in tutta l’area, con elevati benefici economici e sociali per tutti”. La manifestazione si è svolta infatti sotto lo slogan “Cinque stati, un’unica destinazione”.
La rassegna, oltre che una vetrina sul potenziale turistico del sud-est asiatico, è stata anche l’occasione per fare il punto sullo stato del turismo vietnamita. Nel 2014 i turisti che da tutto il mondo hanno visitato il paese sono stati 7.800.000, di cui 4,4 milioni ad Ho Chi Minh, la vecchia Saigon epicentro del sud e capitale economica. In ordine di consistenza, il principale mercato è quello del vicino colosso cinese, seguito da Corea del Sud, Giappone, Usa e Taiwan. Per l’Europa in testa da sempre la Russia, seguita da Francia (antiche rimembranze coloniali), Regno Unito, Germania e Spagna; l’Italia, in assenza di un volo diretto (occorre passare da Bankok), non figura tra le prime venti posizioni, ma in compenso i suoi dati registrano per l’anno in corso un apprezzabile incremento del 5 %, in controtendenza rispetto ad un calo generalizzato – causa la crisi internazionale – da parte di parecchie nazioni, a cominciare da Cina e Russia. Insomma agli italiani la lontana destinazione asiatica piace. I margini di crescita per il turismo vietnamita – come pure per gli altri paesi confinanti – appaiono comunque ancora consistenti: basti pensare che la regina del settore nell’area, la Thailandia, si appresta a totalizzare per il 2015 oltre 30 milioni di visitatori, con un incremento rispetto allo scorso anno del 30 %. Assieme a natura, paesaggi, etnie e monumenti, una delle grandi attrattive del paese risiede nella cucina, varia e creativa, raffinata e complessa, piuttosto speziata e profondamente legata ai prodotti del territorio, avendo mutuato non poco dalla miglior cucina dei vicini, in particolare da quella cinese. I piatti tradizionali sono oltre 500, quindi non soltanto riso.
L’autorevole quotidiano inglese The Daily Telegraph ha di recente collocato il Vietnam tra le venti destinazioni più accattivanti del mondo. Nel 2014 i lettori internazionali di Tripadvisor hanno incoronato la città portuale di Da Nang, situata al centro del paese sulle rive del fiume Han, in cima alla lista delle dieci località turistiche emergenti nel mondo. Quest’anno gli stessi hanno invece inserito la capitale Hanoi in quarta posizione tra le venticinque più gettonate, scalzando affermate mete come Londra e Praga.
Specialista per i viaggi individuali in Vietnam, nonché in Thailandia, Cambogia e Laos, è l’operatore vietnamita on-line Asiatica Travel www.viaggi.asiatica.com,che propone un gran numero di programmi di varia durata con un ottimo rapporto qualità/prezzo in quanto basato sul contatto diretto tra tour operator e cliente finale, senza nessun altro intermediario. A titolo di esempio due settimane attraverso tutto il paese da nord a sud per Natale e Capodanno 2016 in hotel 3 stelle con mezza pensione e guida di lingua italiana costano, volo internazionale escluso , a partire da1.500 dollari. Invece nove giorni a fine novembre da 895 dollari. Il volo costa mediamente sui 6-700 euro. Basta cliccare sul sito, scegliere il programma secondo le proprie esigenze e chiedere – via e-mail o telefono – un preventivo, apportando al programma base tutte le modifiche che si ritiene opportuno fino a personalizzarlo totalmente. Il prezzo finale dipenderà dal numero di passeggeri (minimo due), dal periodo e dalla durata. Per incrementare il turismo dall’Italia, in Vietnam fino a soggiorni di 15 giorni non occorre alcun visto.
Giulio Badini